Il Lecce vince e si rilancia. Curiale e Perucchini al top, le pagelle di leccenews24

Dopo un primo tempo da cancellare, il Lecce risorge dalle sue ceneri nella seconda frazione con un super Curiale: Benevento ko grazie anche al portiere Perucchini. Braglia può sorridere per un Natale più sereno, il Lecce è in corso per la vetta!

Una partita al cardiopalmo e dai due volti quella che è andata in scena tra Lecce e Benevento. Dopo un primo tempo sottotono, infatti, i salentini si impongono in rimonta grazie alla prima doppietta in giallorosso di Curiale. Super anche Perucchini che evita la beffa. La formazione di Braglia sbaglia nel primo tempo (ecco la cronaca del match), ma poi regala ai suoi tifosi un Natale più sereno: le vetta è lì. Le pagelle del match.

Perucchini, 7: chiamato in causa già al 5’ vola fino all’incrocio dei pali e dice di ‘no’ a Cruciani. Per il resto della prima frazione, poi, solo qualche attenta uscita. Incolpevole sul gol del vantaggio ospite, per lui è ordinaria amministrazione nel secondo tempo: sente i brividi solo alla mezz’ora quando il tiro di Mazzeo finisce di un niente al lato. Al 39’ è superlativo su Mattera, mettendo i suoi guantoni e il suo corpo su due tentativi a distanza ravvicinata. I tre punti portano anche la sua preziosa firma.

Freddi, 6- : fa tutto bene fino al 30’, una mezzora di grande sostanza. Poi, su una ripartenza del Benevento si sposta sulla corsia sinistra, dove però si perde in modo superficiale Marotta, bravo a servire Ciceretti che sigla l’1 a 0. Nonostante questa grave sbavatura, regge bene le sportellate.

Cosenza, 6.5: si incolla a Mazzeo e non lo lascia passare. Una roccia nel cuore della difesa che anche quest’oggi si è dimostrato essenziale. Non bada mai troppo la forma, preferendo una sostanza fatta di rinvii lunghi, scivolate efficaci e colpi di testa difficili da anticipare.

Abruzzese, 6: Ciceretti è un cliente ostico che non sempre il centrale originario di Andria riesce a bloccare; provvidenziali, quindi, alcuni aiutini da parte di Cosenza e Legittimo. In generale però è attento: mai troppo bello da vedere, a dire il vero, ma certamente efficace.

Legittimo, 6+ : tra lui e Melara ne esce un duello entusiasmante che lo vede spesso avere la meglio. Non risente minimamente dei minuti giocati in Coppa in settimana: bravo in fase di spinta, eccelso in chiusura. Una vera pedina fondamentale.

Lepore, 6: torna decisamente più in palla rispetto all’ultima gara. Corre tanto nel corso del primo tempo, quando però i suoi compagni lo vedono poco, non puntando mai sui cambi di fascia. Nel finale ripiega in fase difensiva quando il Benevento si getta in avanti alla disperata ricerca del pari.

Salvi, 6.5: la sua sostanza lì, in mezzo al campo, si fa sentire eccome. A sprazzi sembrava di vedere il duo composto da lui e Papini dei tempi migliori. Lotta da vero ‘romanaccio’ e in fase di impostazione non dispiace. Da annotare anche alcune sue conclusioni dalla distanza.

Papini, 6.5: un vero Capitano sempre presente. Inizia con una marcia in più e non si ferma mai: perfetto incontrista e un vero uomo in più quando c’è da difendere. Bravo anche e soprattutto quando c’è da impostare: un vero regista di categoria.  

Surraco, 6- : il solito martoriato da qualsiasi avversario. Bravo nei giochi di gambe e a costringere i campani regolarmente al fallo. Oggi però non riesce ad incidere adeguatamente, segnalandosi solo per un bellissimo tiro dalla distanza al 20esimo della ripresa che sibila il pallo. Ammonito al 25’ del secondo tempo, lascia poi il campo.

dal 28’ s.t. De Feudis, 6: entra a rimpolpare il centrocampo quando il Lecce aveva già ribaltato il risultato. Tocca pochi palloni, ma non ne spreca nessuno.

Vecsei, 5.5: ritrova la maglia da titolare, ma non lo fa certamente nel modo che lui e tutti si aspettavano. Ci prova, si muove, rincorre il pallone, ma proprio non riesce ad incidere, perdendo più di qualche volte la sfera dai piedi. Dura solo un tempo: nell’intervallo resta negli spogliatoi.

dal 1’ s.t. Curiale, 8: si vede che non l’ha proprio mandata giù la sua partenza dalla panchina. Infatti passa tutto l’intervallo a riscaldarsi già pronto con maglietta e pantaloncino. Entra, tocca il primo pallone e va in gol: bella sua progressione e la sua caparbietà che lo portano a bucare Gori sul palo più lontano. Poi decide che non è abbastanza e al 21’ raccoglie alla meraviglia il suggerimento di Legittimo e di prima intenzione schiaccia la palla di destro e completa il sorpasso.

Moscardelli, 5: al 3’ ha già la grande occasione di bucare la parta di Gori da posizione ottimale, ma manca l’appuntamento con la sfera. Il vantaggio dei giallorossi ospiti parte da una sua palla persa, ingenuamente sulla trequarti campo.

dal 35’ s.t. Doumbia, 6: rileva un Moscardelli evanescente e il suo compito è quello di tenere la palla più lontana possibile dalla metà campo salentina. Lo svolge bene, creando anche qualche spunto interessante.

Braglia, 6.5: sarebbe stato troppo strano confermare la stessa formazione per tre settimane consecutive, e così lascia in panca Curiale e da fiducia a Balint Vecsei. Il Lecce delle meraviglie nel primo tempo però sembra già un lontano ricordo: manovre sempre troppo prevedibile, sempre gli stessi movimenti triti e ritriti e per gli avversari chiudersi e controllare il risultato è un gioco da ragazzi. Nel secondo tempo, però, la musica cambia: torna sui suoi passi e getta nella mischia Curiale che lo ripaga con una doppietta da mettere sotto l’albero di Natale. Il Lecce saluta il suo pubblico con il sesto risultato utile consecutivo tra gli applausi di tutti: buone feste!



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