Goal line tecnology e Var, capitan Lucioni e l’arbitro Pezzuto salgono in cattedra

Insieme al Direttore Generale dell’Area Amministrativa del Lecce e al Presidente dell’Aia sono stati protagonisti di un incontro al “Banzi”

Fabio Lucioni, capitano del Lecce fresco vincitore del campionato di Serie B; il Direttore Generale dell’Area Amministrativa dell’U.S. Lecce, Giuseppe Mercadante; l’arbitro della Can di A e B Ivano Pezzuto e il presidente della sezione di Lecce dell’Aia Paolo Prato, nella mattinata di oggi, sono saliti in cattedra presso il liceo “Banzi”.

Lucioni e Pezzuto hanno dato vita ad uno scambio di opinioni con gli studenti, conversando con il giornalista Pierandrea Casto, moderatore per l’occasione.

Il leader dello spogliatoio giallorosso e il fischietto salentino hanno parlato di come la tecnologia abbia cambiato il modo di arbitrare le partite di calcio negli ultimi dieci anni, trattando gli argomenti della goal line tecnology, che permette di evitare i cosiddetti “goal fantasma” e soprattutto della video assistenza, il Var (video assistant referee).

«Tutti possono sbagliare, calciatori e arbitri.» Ha dichiarato Lucioni. «Da quando c’è il Var c’è maggiore serenità nell’accettare le decisioni perché il margine di errore è minore. Ogni azione ha le sue sfaccettature che magari non si riescono a percepire bene in diretta. L’utilizzo della tecnologia ci ha portato ad avere una comprensione più attenta del regolamento.»

«Come arbitri siamo più responsabili nel giudicare un’azione sapendo che può essere oggetto di controllo», ha invece affermato Pezzuto. «Sicuramente non è facile adattarsi a questo cambiamento tecnologico, ma ci stiamo provando. Vogliamo, inoltre, che la comunicazione con il pubblico sia migliore. Da fuori può sembrare che tutto sia facile, ma ogni volta che dobbiamo prendere una decisione c’è una componente di pressione che rende tutto più complicato ed è per questo che deve esserci sinergia tra tutti gli arbitri interessati.»

Sull’importanza del Var concorde anche Mercadante. «Siamo felici che quest’anno in B sia stato introdotto il Var perché così non ci saranno più partite come quella dello scorso anno contro il Brescia con gol avversario in netto fuorigioco allo scadere. Noi vogliamo dare massima serenità agli arbitri e infatti abbiamo posizionato il monitor sotto la tribuna opposta alle panchine per evitare condizionamenti durante la verifica delle azioni.»

Il mondo arbitrale ha molto appeal nel Salento e tantissimi ragazzi, sono arbitri in erba. Lo ha confermato il presidente Prato: «Rispetto ai dati nazionali, qui dobbiamo fare una selezione perché abbiamo tante richieste di ragazzi e ragazze. È bello essere in controtendenza.»

Lucioni e Pezzuto hanno poi risposto alle domande degli studenti, spiegando loro come sia pieno di ostacoli il cammino per giungere ai loro livelli nei rispettivi ruoli. «Giocavo mediano da ragazzo – confessa Lucioni – poi un allenatore delle giovanili mi spostò a difensore centrale. Ancora lo ringrazio. Nel percorso di crescita ci possono essere bocciature, ma queste ci devono dare più forza per andare avanti.»

Il capitano giallorosso ha poi aperto una parentesi sulla promozione recente, paragonandola a quella di tre anni fa. «Quella fu inaspettata perché il Lecce era partito per salvarsi, poi fummo bravi a cavalcare l’onda dell’entusiasmo per il salto di categoria precedente. Questa invece è figlia di una maggiore consapevolezza personale ed è per questo che mi ha trasmesso più emozioni.»

 



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