Non c’e che dire, la batosta subita domenica scorsa contro il Foggia ha lasciato non pochi strascichi in casa salentina.
Non solo dal punto di vista sportivo, con la compagine dauna che ha distaccato il Lecce di quattro punti, cinque se si tiene conto degli scontri diretti, una distanza che sembrerebbe difficile da colmare, ma che ancora non mette la parola fine alle speranze di promozione diretta visto che alla fine del torneo mancano ancora otto gare, ma anche e soprattutto, dal punto di vista dei rapporti tra la tifoseria e l’allenatore Pasquale Padalino.
I supporter rimproverano al tecnico foggiano innanzitutto di non essere stato in grado di preparare al meglio la sfida, sbagliando le scelte tecniche, con una squadra annichilita dal primo all’ultimo minuto di gioco, incapace di reagire, demotivata, senza il minimo scatto di orgoglio, ma anche le dichiarazioni di fine gare nelle quali l’allenatore ha affermato fin troppo candidamente che “la sconfitta ci poteva stare”.
La goccia che, però, ha fatto traboccare il bicchiere, forse troppo pieno, è stato il comportamento di Padalino a fine gara. Con un allenatore sorridente, calmo, per nulla scosso da una simile sconfitta che potrebbe aver compromesso irreparabilmente il campionato, la stagione e la programmazione della società.
Gli inviti a lasciare Lecce si sono già avuti la sera stessa con uno striscione esposto presso la Villa Comunale nella quale si invitava il tecnico ex Matera ad andarsene, ma oggi alla ripresa degli allenamenti, dal settore che ospita i tifosi ne è spuntato un altro con la stessa richiesta, in rima questa volta, che recita testualmente: “Ingrato Foggiano a Lecce non ti vogliamo”.
L’appello per il momento non è stato accolto, anzi, la società di Via Colonnello Costadura si è stretta intorno al titolare della panchina, vedasi dichiarazioni del direttore Sportivo Mauro Meluso e ha ordinato il silenzio stampa, ma certamente, adesso, tutto diventa più difficile, soprattutto dal punto della serenità necessaria ad affrontare queste ultime giornate.
Il primo appuntamento è fissato sul calendario alla data del 26 marzo, quando capitan Lepore e compagni affronteranno al “Via del Mare” il Fondi.
L'allenamento odierno, intanto, fissato per le ore 16 ha preso il via dopo circa due ore dall'orario fissato. Un lungo confronto negli spogliatoi ha messo faccia a faccia dirigenza, staff tecnico e gioatori: alle 17.30 il Presidente Onorario Saverio Sticchi Damiani ha abbandonato in auto lo stadio e dopo ulteriori 20 minuti la squadra ha fatto l'ingresso in campo accolta da una bordata di fischi.
Prima della seduta, un gruppetto di sostenitori della squadra è riuscita a parlare con Padalino il quale ha giustificato i suoi saluti ad alcuni calciatori del Foggia subito dopo il fischio finale della gara perchè "da uomo di sport non potevo non salutare", avrebbe dichiarato il tecnico. Padalino ha poi ribadito che le tirate d'orecchio ai suoi giocatori le fa nel chiuso dello spogliatoio, come probabilmente sarà accaduto oggi durante il lungo confronto nella pancia dello stadio.
Passado alle questioni prettamente tecniche, Andrea Arrigoni è stato a riposo quest'oggi per via di un trauma distorsivo al ginocchio rimediato domenica scorsa, mentre è stato fermato dal giudice sportivo per un turno Lepore; tornerà invece, a disposizone Torromino, che ha scontato le due giornate di squalifica. Domani doppio allenamento a porte chiuse. Nel mezzo la conferenza stampa della società congiuta alla presenza di mister Padalino.
‘Ingrato foggiano a Lecce non ti vogliamo’, alla ripresa spunta lo striscione contro Padalino
I tifosi non hanno per nulla gradito la sconfitta contro la compagine dauna e le dichiarazioni del tecnico foggiano al termine della partita. I supporter continuano a invitare l’allenatore ad andare via da Lecce.