Inizio difficile dei giallorossi che si vedono sbucare da tutte le parti gli avversari. Rubin colpisce la traversa a portiere battuto e le fasce sembrano praterie per i foggiani. Poi i giallorossi prendono le distanze, la squadra comincia a riconoscere le sue sicurezze e le occasioni più nitide sono quelle fallite da Caturano (leggi la cronaca del match). Il Foggia comunque ha avuto una certa supremazia ed un possesso palla di gran lunga superiore al Lecce. Queste le pagelle di leccenews24.it:
BLEVE: 6,0
Sicuro tra i pali, si vede spesso arrivare a frotte i calciatori foggiani in area ma tranne la traversa di Rubin sulla quale è battuto non deve compiere grandi interventi.
VITOFRANCESCO: 6,0
Le sue proverbiali ripartenze si sono via via affievolite fino a scomparire nella ripresa. Dalle fasce sono arrivati i pericoli più grandi del Foggia e talvolta si è fatto sorprendere.
COSENZA: 6,5
Il centrale leccese è preciso e puntuale. Mazzeo e Padovan non vedono mai il pallone a differenza dell’altra punta foggiana (Chiricò) che sembra essere indiavolato. Presidia bene la sua fetta di campo e salva sulla linea un colpo di testa di Padovan. All’85’ Caturano si intestardisce nel tiro e non gli passa il pallone che il difensore avrebbe potuto indirizzare in rete con Sanchez battuto.
GIOSA: 6,5
Nessuna sbavatura dell’altro centrale giallorosso. Chiude sempre bene e i pericoli che il Lecce soffre partono sempre da lontano.
CIANCIO: 5,5
Dal suo lato arriva sempre come un treno l’ex Chiricò, evidentemente su di giri quando rivede i colori giallorossi. Il furetto dauno gli dà parecchio fastidio e il giallorosso, soprattutto nel primo tempo, si fa scavalcare con troppa facilità.
LEPORE: 6
Non riesce ad incidere come ha fatto in tutte le altre partite. Innesca poco l’attacco e se la deve vedere in fase di contenimento con un centrocampo foggiano di grande qualità e abilità nello smarcamento. L’impegno non manca e il sacrificio nemmeno.
MANCOSU: 6
Coglie un palo clamoroso al 60’ quando ha l’opportunità di tirare senza essere francobollato e un minuto dopo si allunga troppo un pallone che lo avrebbe portato dritto dritto in porta. Nel primo tempo soffre la pressione del centrocampo foggiano.
Tsonev dall’85’: s. v.
ARRIGONI: 5,5
L’ex Angelo si sovrappone in continuazione a Chiricò sulla destra. Il centrocampo leccese, soprattutto dal suo lato, va in sofferenza. Non gioca tanti palloni e non sembra in una delle sue migliori serate.
Fiordilino dal 73’: s. v.
PACILLI: 5,5
Gara di grande corsa, spesso a vuoto. Prova in un paio di occasioni a rientrare sul sinistro e piazzarla all’incrocio, ma non gli esce il tiro sperato. Un po’ sottotono rispetto al calciatore conosciuto da inizio campionato.
Doumbia dall’ 89’: s. v.
CATURANO: 6,5
Un leone. Lotta, combatte, fa sportellate con i difensori foggiani, litiga con l’arbitro quando non gli fischia falli fastidiosi degli avversari. È il più pericoloso degli attaccanti, ma non riesce a fare gol.
TORROMINO: 5,5
Angelo è un cliente difficile, difficilissimo. L’attaccante calabrese la spunta poche volte. Corre, si sacrifica, fa contenimento, ma delle sue accelerazioni neanche l’ombra.
ALL. PADALINO: 6,5
La squadra in campo è ben messa, ordinata e pronta a giocare con intensità. Padalino sembra essere molto consapevole dei limiti della sua compagine e della forza dell’avversario. I tanti tifosi del Via Del Mare si aspettavano però qualcosa in più nelle manovre d’attacco.
Foggia:
Sanchez 6,5, Angelo 6,5, Martinelli 6, Empereur 6, Rubin 6,5, Gerbo 7, Vacca 7, Agnelli 6,5, Chiricò 7 (dall’’80 Sarno s.v.), Padovan 6, Mazzeo 5,5 (dal 73’ Sainz Maza s.v. ).
All. Stroppa: 7.