Il Lecce espugna il "San Vito" con un rocambolesco 3 a 4 violando così l'imbattibilità del Cosenza che tra le mura amiche non perdeva dallo scorso campionato. Giallorossi cinici che hanno saputo sfruttare a dovere tutte le palle gol a loro favore compresa quella della rete ingiustamente annullata ad Abruzzese.
L'impresa per gli uomini di mister Braglia non era delle più facili, costretti a vincere a tutti i costi per poter restare aggrappati ad un solo punto dal Benevento. La partita è iniziata a ritmi forsennati con i salentini a testa bassa alla ricerca del gol che per poco non arriva già al 3° con Surraco il quale ruba palla sulla sinistra e tutto solo con Perina anziché tirare in porta opta per il cross che si spegne tra le maglie dei difensori locali.
Ma l'appuntamento con la rete e rinviato solo di pochi minuti e al 5° su cross dell'inesauribile Surraco dalla sinistra, svetta su tutti di testa Moscardelli che trafigge inesorabilmente il portiere Perina. Al 13° il Cosenza ci prova con Cavallaro anch'esso di testa il cui impatto col pallone non è proprio felice con la sfera che termina alla destra di Perucchini. Al 16° il Lecce va vicino al raddoppio con il bomber di Mons che ancora una volta su passaggio di Surraco non impatta a dovere la palla con la testa che diventa preda dei difensori rossoblu.
Al 27° Checco Lepore su calcio di punizione impegna severamente Perina che devia in angolo. Al 28° il Cosenza perviene al pareggio con un contropiede micidiale di Ciancio che batte Perucchini in uscita dopo una deviazione di un calciatore giallorosso. Il primo tempo termina con il risultato di parità: a tratti equilibrato con il Lecce proteso in avanti in cerca del gol del raddoppio e con i padroni di casa abili a sfruttare il contropiede dal quale poi e nato il gol del pareggio.
Il secondo tempo si è aperto al 51° col primo giallo della partita ai danni di Abruzzese per gioco falloso su Statella. Al 55° è ancora il Lecce a mettere i brividi alla difesa locale con Lepore che su calcio di punizione manda la sfera a sfiorare il palo. Al 61° contropiede giallorosso con Doumbia il quale pennella un calibrato cross per Surraco che da pochi passi non da scampo a Perrina per il meritato 1 a 2.
Al 63° fa il suo ingresso in campo Liviero per Surraco. Cinque minuti più tardi contromossa del Cosenza con Lamantia che subentra a Statella. Continua la girandola delle sostituzioni al 70° con Caturano al posto di Doumbia per il Lecce e Criaco per Fiordilino per i calabresi. Al 73° Cavallaro riporta le squadre sul risultato di parità con un gran gol con la sfera che si insacca sotto la traversa dove Perucchini non può fare altro che accompagnare con lo sguardo il pallone nel sacco.
La partita è vibrante sia da una parte che dall'altra ed è come assistere ad un film triller che ti tiene in continua apprensione e con l'ansia di sapere l'incerto epilogo. Al 78° Lecce passa nuovamente in vantaggio con un autogol di Tedeschi su tiro da posizione defilata di Caturano. Tre minuti più tardi Moscardelli, ben servito da Abruzzese, s'invola e dopo essersi scartato Perina con un tocco da cineteca, deposita agevolmente la palla nel sacco per il 2 a 4.
Partita chiusa? Niente affatto. Al 90° ecco che il Cosenza accorcia le distanze con Lamantia che tutto solo in area colpisce di testa ed insacca per il definitivo 3 a 4. Gli ultimi due minuti di recupero non sortiscono emozioni da menzionare se non quella di una vittoria che il Lecce ha saputo conquistarsi su un difficile terreno e lo ha fatto con il cuore, la testa e le gambe.
A cura di Ivan VEDRUCCIO
