Lecce, ecco Meluso: ‘Questa città un punto di arrivo, ma anche di partenza. Qui per vincere e piantare la tenda’

Con una conferenza stampa presso lo stadio ‘Via del Mare’ il nuovo direttore sportivo giallorosso si è fatto conoscere ai giornalisti. Primo punto sull’agenda il nuovo allenatore che verrà annunciato la settimana prossima. Da lì si costruirà, poi, la squadra.

Ha preso il via oggi, in controtendenza da quanto avvenuto negli ultimi quattro anni, il nuovo corso giallorosso per la stagione 2016/2017, quella, si spera, che possa portare dopo tanti anni di agonia in Lega Pro, la tanto attesa e sperata promozione al campionato cadetto.
 
Si inizia in anticipo, ripetiamo, si bruciano i tempi, forse consci, questa volta veramente, degli errori passati che hanno portato a fallire l'obietto  anche a causa del troppo ritardo nella programmazione della stagione.
 
Certo, l'anno scorso, con tutto il tram tram riguardante il passaggio di società, giocoforza si è stati costretti a iniziare fuori tempo massimo ma, fortunatamente, il nuovo sodalizio, ha deciso di non lasciare nulla al caso e di muoversi in anticipo per costruire un mosaico con tutte le tessere al posto giusto, pronto già per la data in cui la squadra partirà in ritiro.
 
Si è preso il via oggi con un appuntamento importante, quello della presentazione del nuovo direttore sportivo Mauro Meluso, proveniente dal Cosenza, per il quale si è mossa la società al completo nelle persone del Presidente Onorario Saverio Sticchi Damiani, dei vicepresidenti Corrado Liguori e Stefano Adamo e del consigliere d’amministrazione  Alessandro Adamo.
 
"Come avevo promesso lunedì, oggi presentiamo Mauro Meluso che ci guiderà in questi anni, con lui abbiamo sottoscritto un contratto di due anni che si prorogherà in caso di raggiungimento dei risultati auspicati”, ha affermato l’avv. Saverio Sticchi Damiani al momento della presentazione.  “È stata la nostra prima scelta e lui ha immediatamente condiviso i nostri programmi e non posso che ringraziarlo doppiamente, in primis perché sui è voluto legare a noi e poi per aver anche lasciato la squadra della sua città, una scelta non semplice. Io ho parlato tropo a inizio settimana, quindi lascio a lui la parola che vi spiegherà la nostra missione, non semplice, che da un lato è quella di far quadrare i conto e dall’altro quella  raggiungere i risultati"
 
Dopo la breve introduzione del Presidente onorario ha quindi preso la parola il protagonista della giornata: "Sono felicissimo di questo incarico che rappresenta quasi un punto di arrivo, ho girato tanto, fatto tante esperienze belle e brutte e questa città deve essere anche un punto di partenza perché questa è una società importante e stimolante.  L’'accordo è stato raggiunto in tempi brevissimi e ora sarò operativo dal primo luglio perché fino al 30 giugno sono legato alla mia vecchia squadra. Lecce è un sodalizio con un grande passato, ma adesso bisogna ripartire dimenticando tutto e con l'idea che disputeremo il campionato di Lega Pro, calandoci nella categoria dove più che nelle altre serve la determinazione. Non ho un grande impatto mediatico e da me non avrete mai molte notizie anche se potette chiamarmi, ma sono qui per fare del mio meglio e vincere nel più breve tempo possibile; vi posso assicurare che lavorerò con coerenza e testardaggine tipiche di un calabrese”.
 
Si è poi passati ad analizzare l’aspetto tecnico partendo, non poteva essere diversamente, dalla scelta della guida che dovrà sedere sulla panchina: “Ho preso contatto con tecnici dal diverso profilo ed entro la prossima settimana penso che prenderò la decisone che sarà solo mia anche se condivisa con la società. Ho quattro cinque idee anche con peculiarità diverse, sia professionali che umane. Mi sono sentito con Braglia e gli ho detto che si deve aprire un nuovo capitolo, non ho ancora preso, ripeto, una decisione definitiva e vorrei aspettare ancora qualche giorno per arrivare quanto prima ad ingaggiare il nuovo allenatore. ho sentito anche Padalino e Calori e ho lavorato anche con Corini. I profili interpelli sono eterogenei, ma la mia idea di calcio è costituita dalle motivazioni, dal gruppo e dalla coerenza e questi sono i presupposti per fare bene, la mia idea è quella che il calcio deve partire da questi presupposti e in qualità di dirigente e direttore sportivo posso dire solo questo, altro lo chiederete all'allenatore. Mi onoro di essere amico di Zeman, ma ho ben lavorato con Roselli, per esempio, che ha idee differenti. Per quel che riguarda un possibile arrivo di quest’ultimo, dico che non c’è stato alcun contatto perché è sotto contratto anche se ho un buonissimo rapporto con lui ho, siamo molto legati e ci siamo dati reciprocamente una mano nella stagione passata al Cosenza”.
 
Non poteva mancare, poi, un accetto al settore giovanile: “Anche se ho la responsabilità dell’area tecnica, è doveroso parlare con Alberti con il quale sceglieremo il modo di muoverci e con cui ci sarà sicuramente una collaborazione costante perché, in prospettiva,  il settore giovanile rappresenta la linfa vitale in ogni società, anche se non bisogna dimenticare, per il momento, la categoria in cui si milita.  Certo è che si dovrà dare vita a un’attività di scouting , con collaboratori che conoscano bene tutti i campionati. In passato ho lavorato molto bene con alcune persone”
 
Capitolo calciatori: “Innanzitutto bisognerà valutare attentamente i calciatori sotto contratto. Freddi ha subito un intervento; così come Della Rocca che rientra dal prestito; anche Herrera, poi, ha avuto alcuni problemi fisici. Quando parlo di valutazioni di questi atleti, però, mi riferisco all’aspetto fisico per il quale dovrò raffrontarmi con lo staff medico. Per quel che riguarda gli altri dovrò lavorare con il nuovo tecnico, certo, ho sentito qualche agente, ma  prima di iniziare a costruire la rosa della prima squadra, ripeto, dovremo individuare l’allenatore e fare con lui scelte condivise, anche se ci sono guide tecniche che si adattano con le persone messe a disposizione. Ma preferirei avere un campo arato sul quale poter seminare. Se c’è qualche profilo interessante tra i giocatori del Cosenza? Mi mettete in difficoltà, ma non posso che dire di sì. Ho contatatto qualche agente dei calciatori, tra cui quello di Perez dell'Ascoli, ma Il mercato deve prendere il via per tutti”.

Ma quale scintilla ha spinto Meluso a lasciare la propria città e ad accettare Lecce? “La scintilla che mi ha fatto scegliere la città nella quale vorrei mettere le tende dopo aver girato tantissimo nel corso della mia carriera, è la grande credibilità di questa società, ho ricevuto tantissime congratulazioni che non mi aspettavo e i leccesi hanno capito che avranno a che fare con una persona normale che farà di tutto per vincere, mi ha molto colpito la predisposizione nei miei riguardi dovuto alla credibilità del sodalizio che mi ha scelto”.



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