Lecce Top 11. Gli undici giallorossi più forti di sempre. Giochiamo al «selezionatore salentino»

In attesa che il Lecce sappia quale futuro e quale girone lo attendano nella prossima stagione della nuova Lega Pro, non ci resta che”¦andare indietro con la memoria e ricordare tutti i piè¹ grandi campioni che abbiamo visto esibirsi al Via del Mare. E provare a farli giocare insi

Metti una domenica in campo, tutti insieme e tutti al Via del Mare, mentre suona a palla l’inno dell’indimenticato perché indimenticabile Gino Ingrosso “Lecce in serie A…Lecce cha cha cha ” questi undici signori e falli presentare dalla giovane voce di un giovane cronista leccese, Giuseppe Calvi, che dalle radio locali fece impazzire il Salento nell’anno della promozione in serie A con Eugenio Fascetti (correva l’anno 1985, appunto), dicevamo fai scendere in campo questi undici: Terraneo, Tonetto, A. Di Chiara, Ledesma, Baroni, Stovini, Cuadrado, Barbas, Vucinic, Vugrinec, Bojonov.

Il gioco è al tempo stesso il più vecchio e il più nuovo: un mix di amarcord e fantacalcio. Costruire l’undici giallorosso più forte di sempre, abbattendo il muro del tempo e disponendo sul campo la migliore squadra di cui abbiamo memoria da inserire in un preciso schema del calcio.
Leccenews24.it ha pensato ad un  4-2-3-1 che potesse far giocare insieme gli undici che ci sono sembrati i più forti di sempre. Ma quante rinunce, quanti ripensamenti, quanti rimpianti. Fatto sta che il dado è tratto, proviamo a schierarli. Metti una domenica tra i pali Giuliano Terraneo, portierone che tra l’87 e il ‘90 chiuse la sua carriera nel Lecce di Carletto Mazzone che prese in B e riporto in A  dopo aver fatto la storia con Torino, Lazio e Milan.

Sulla fascia destra metti Max Tonetto al Lecce dal 2000 al 2004, che con Zeman fece vedere cosa può fare un terzino da manuale del calcio. La coppia di centrali pensala come una diga e chiama Lorenzo Stovini ,a Lecce dal 2001 al 2006 (che non si capì mai perche Marcello Lippi non lo convocò in Nazionale) e Marco Baroni, classe ’63, a Lecce dall’ ’87 all’ ’89 per volare poi a Napoli e al Napoli dove vinse uno scudetto da protagonista.

A sinistra metti Alberto Di Chiara: a Lecce fece grandi cose da attaccante ma l’allenatore del Parma, Nevio Scala lo porto dietro, sulla linea difensiva, e lui arrivo in Nazionale: al Via del Mare chi non ricorda i suoi dribbling ubriacanti nell’anno della promozione con Eugenio Fascetti?
Il centrocampo lo facciamo a due: Juan Alberto Barbas detto Beto (che “menò” la bomba in rete per 27 volte con i colori giallorossi) e Cristian Ledesma dal 2001 al 2006 con il Lecce.

Dietro le punte una linea di tre funamboli: Juan Alberto Cuadrado (che sta impazzando ai mondiali di Brasile 2014 e sarà il prossimo pezzo pregiato del mercato internazionale), Mirko Vucinic (nazionale montenegrino e pluricampione d’Italia con la Juventus di Antonio Conte) e Davor Vugrinec (classe ’75, un croato dai piedi di velluto in grado di mandare in rete chiunque e che a Lecce fece ben 21 gol dal 2000 al 2002).
Punta di sfondamento Valeri Bojinov, il nostro Boji, il ragazzino che esordì in A a 15 anni e che dal 2001 al 2005 fece capire come la potenza e la classe possano condensarsi in una sola persona) .

La scelta è stata ardua e come sempre opinabile e chissà perché abbiamo lasciato fuori un bel po’ di talenti.
Anzi, chi resta fuori forse avrebbe più diritto a stare dentro, ma ogni scelta è una selezione e questa domenica – ma solo questa domenica – è possibile fare i selezionatori dell’undici salentino più forte di sempre.

Anche perché “Nessun dolore è più grande che ricordarsi del tempo felice nella miseria”, diceva Dante. Ma senza che il padre della letteratura italiana si offenda, anche Ornella Vanoni, venendoci incontro, non gli è da meno: “E non c'è niente di più triste/in giornate come queste/che ricordare la felicità! Domani è un altro giorno si vedrà”.