“Qui a Lecce per diventare un calciatore importante”, Thorir Johann Helgason si presenta

Arrivato nella serata di ieri, il centrocampista islandese si è sottoposto alle visite mediche e a breve raggiungerà i compagni nel ritiro di Folgaria.

“Quello di oggi è il quinto acquisto che presentiamo. Si tratta di Thorir Johann Helgason, mi ero intessano a lui già dallo scorso anno era un profilo interessante, ma non è stato possibile perché le pretese del club erano elevate, poi quest’anno sono mutate le condizioni e grazie all’aiuto dell’agente e la sua volontà di venire è arrivato nel Salento. Sono convinto che ha potenzialità che possono diventare qualità, come si dice qui è un ‘angale’, è molto alto, ma ha anche gamba, tiro, ma deve migliorare sul colpo di testa, è un calciatore box to box, ma secondo me potrà diventare un play”, con queste parole il Direttore dell’Area Tecnica Giallorossa, Pantaleo Corvino, ha presentato oggi, un altro nuovo acquisto del club salentino, anch’egli islandese, il centrocampista Thorir Johann Helgason.

“Venerdì il mio agente mi ha parlato del Lecce e non è stato difficile scegliere, mi sono informato sul campionato italiano e so che è molto diverso da quello islandese e so che dovrò studiare per adattarmi, mi sono sentito con Bjarnason che mi ha parlato bene della città e il direttore mi ha anche convinto inviandomi alcune foto di Lecce”, sono state le prime parole.

Obiettivi e punti di forza

“Il mio obiettivo è quello di diventare un calciatore importante, non sono spaventato dalla scelta e non vedo l’ora di iniziare”.

I miei punti di forza sono la visione di gioco, saper tenere palla e tiro bene, il mio punto debole e forse l’altezza, il mio modulo preferito è il 4-3-3”

Le precisazioni di Corvino

Al termine della presentazione è intervenuto nuovamente Corvino per puntualizzare alcune scelte.

Leggo che acquisto solo giocatori stranieri, ma in questi giorni ne abbiamo presentati cinque, due dei quali italiani. Bisogna sempre tenere conto di tutti gli aspetti, posso solo dire che il Lecce è ripartito con un settore giovanile rifondato totalmente e che in nove mesi ha conquistato la Primavera 1, che faremo di tutto per mantenere; la prima squadra aveva solo tre calciatori di proprietà e tutti stranieri e siamo arrivati alle semifinali dei Playoff e stiamo facendo tantissimi sforzi per patrimonializzare.

I giocatori italiani di qualità si possono prendere, ma chiedono cifre altissime e se non si pagano arrivano solo in prestito secco, poi, magari noi li valorizziamo e a trarre benefici sono le squadre proprietarie del cartellino. Sono leccese, figlio del Salento e non mi va di lavorare gli altri.

Andare a scovare atleti provenienti da altre nazioni è frutto di enormi sacrifici ed è frutto di anni e anni di lavoro”.



In questo articolo: