Lecce, Donati guarda oltre l’emergenza: “importante mantenere vivo lo spirito di spogliatoio”

In casa Lecce oggi parla Giulio Donati: il terzino giallorosso si confessa dal salotto di casa, dove si allena tra corsa e cassette d’acqua. “Rispettiamo le regole e ne usciremo presto”.

Mentre la Lega Serie A tenta di mettere la parola fine sulla questione stipendi e la FIGC studia un possibile piano per far concludere i campionati, il Lecce continua ad allenarsi in modalità smart.

Come è noto, gli allenamenti sono sospesi fino a data da destinarsi, non esiste alcuna certezza su come e quando si potrà tornare in campo, ma intanto i giocatori continuano a tenersi in forma, seguendo le indizioni che ogni giorno ricevono dallo staff tecnico e sanitario, sperando di tornare al più presto a calciare il pallone. Non è da meno Giulio Donati. Il terzino giallorosso ha spiegato come vive i suoi giorni in quarantena in un video realizzato dall’area Comunicazione della società di via Costadura.

“Io sto bene – dice – non sono preoccupato ma non va sottovalutata questa contingenza: sono certo che seguendo le regole presto ne usciremo. Io sono rimasto a Lecce, con la mia compagnia e nostra figlia: passiamo il tempo in casa, a tutto tondo, con cucina, TV, musica e videochiamate. In serata, invece di fare l’aperitivo, facciamo il giro delle chiamate per fare compagnia a persone che sono sole in casa”

Seguo il programma di lavoro assegnato e cerco di stare attento ai carichi alimentari. La mia giornata tipo? Sveglia presto, colazione e poi la mia compagna accudisce la bimba mentre mi alleno. Faccio corsa vicino casa e rientro facendo degli esercizi che ci ha consigliato il preparatore. Mi sono adattato con casse d’acqua e altri oggetti che ho trovato in casa per allenarmi”.

Donati non manca di sottolineare l’iniziativa di solidarietà assunta dalla squadra nelle ultime ore: “da parte nostra abbiamo deciso accettare la proposta di capitan Mancosu di donare tre respiratori al DEA del Vito Fazzi: è un piccolo gesto di vicinanza da parte nostra verso tutti gli operatori medici che stanno dando una grande prova in queste settimane”.

Cosa manca in queste settimane a Giulio Donati? “Mi manca molto giocare, mi manca lo stadio e mi mancano i tifosi. Con i compagni ci sentiamo spesso, sia singolarmente siamo come gruppo. L’importante è cercare di mantenere sempre vivo lo spirito di spogliatoio“.

Cercato già in estate, Donati è arrivato a Lecce nel mercato di riparazione invernale: prima un periodo di ‘prova’, poi la firma sul contratto, diventando subito un punto inamovibile dello scacchiere di Liverani. L’ex Mainz, infatti, conta 9 presenze nel girone di ritorno (su 10 convocazioni), sempre da titolare, adattandosi sia lungo la corsia destra, sia lungo quella mancina.

“I motivi per tornare in Salento erano davvero tanti – spiega. Avevo visto qualche partita e vedevo compattezza nel gruppo con tante qualità che spingevano a lottare verso la salvezza. Il progetto tecnico è invitante, mi piace come il mister fa giocare i terzini e posso dire che la società è stata puntuale e corretta in una situazione non semplice come la mia. Tutto ciò mi ha fatto scegliere Lecce, oltre ai ricordi dell’esperienza nel 2011-12 come piazza, città e maglia”.

Nell’ultima uscita contro l’Atalanta è anche arrivato il suo primo gol in stagione, macchiato però dall’autorete costata lui anche la squalifica per bestemmia in campo. Quando si tornerà a giocare, quindi, lui dovrà ancora mordere il freno.

“I nostri punti di forza? Siamo molto coesi, come ogni squadra che si deve salvare. Spesso le gare sono difficili. Quando il gruppo è compatto tutto riesce facile. Ci sono poi cose tecniche e tattiche. L’allenatore spiega tanti concetti a 360°. Ognuno di noi deve rimanere concentrato, ogni partita è cruciale”.

Dal punto di vista personale, in carriera ho vissuto momenti brutti, che vanno superati con determinazione e lavoro. Quando si lavora e ci si allena, va bene e si è ripagati. L’obiettivo è di salvarsi con il Lecce, è una cosa dovuta a tutti i nostri sostenitori. Cerco sempre di migliorarmi, sono ambizioso e voglioso di andare sempre avanti”, conclude.



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