“Mi chiedete se sono felice? Questo no, ma sono estremamente soddisfatto”. Parola di Mauro Meluso. Il Direttore Sportivo del Lecce traccia un primo bilancio della stagione, a una gara dal termine del girone d’andata, a 270 minuti prima della lunga sosta invernale. Sceglie un giorno non a caso il DS giallorosso: nella giornata di ieri, infatti, è arrivato l’annuncio del prolungamento del contratto fino al 2019 di sei pedine fondamentali dello scacchiere giallorosso quali Cosenza, Ciancio, Lepore, Arrigoni, Pacilli e Torromino.
“Si, sono arrivati questi importanti rinnovi: non si è tratto di blindare uomini, quello lo si può dire per i più giovani. Ma abbiamo voluto dare seguito a un lavoro lungo mesi, comunicando la chiusura delle trattative tutte insieme. Si tratta certamente di un segnale di continuità e fiducia con il nostro lavoro, ma è anche un segnale che lanciamo al mercato perché, non dimentichiamo, chi è in scadenza nel 2018 può firmare autonomamente altrove. Sono ragazzi che meritano fiducia che potrebbero trovare collocazione altrove. Non sarà comunque il caso dell’imminente mercato di gennaio”.
Lo zoccolo duro anche per il prossimo futuro
Un vero e proprio gesto di fiducia in quanto fatto fino ad ora da parte del direttore sportivo che oltre ai sei, nei mesi precedenti ha prolungato anche i contratti di Caturano e Mancosu, e che poi annuncia: “stiamo trattando anche il rinnovo per Tsonev, che è in scadenza nel 2019 con rinnovo automatico al 2020: per chi è più giovane il discorso sui tempi è differente”.
Il discorso però non può che scivolare sul mercato di riparazione di gennaio. Ma Meluso, sornione, chiosa: “pe gennaio stiamo pensando a come muoverci. Con la società e con il mister abbiamo deciso che, se dovesse essere il caso, interverremo in modo oculato senza stravolgimenti. Se dovessimo intervenire sappiamo dove farlo: aspettiamo le prossime tre partite poi faremo valutazioni più precise. Di certo abbiamo le idee chiare. Un trequartista? Ad inizio anno avevamo pensato già a una possibile soluzione del 4-3-1-2 con mister Rizzo; poi il discorso si è interrotto prima di essere ripreso da Liverani. Ma non è il momento di pensare al mercato. Chiarisco, ad ogni modo, che migliorare ulteriormente questa squadra non è semplice: se occorre lo faremo”.
“Grande girone d’andata, ora lieve flessione fisiologica”
Soddisfattissimo invece il DS ex Cosenza di quanto la sua squadra ha fatto vedere fino a questo momento: “l’andamento di questa rosa – dice – mi rende contento, come credo lo siano i tifosi. Non posso dirmi felice, per quello c’è ancora tempo. Lavoriamo tutti i giorni per arrivare dove vorremmo arrivare. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Mi interessa la bottiglia che ci aspetta a maggio.
In questo periodo viviamo un momento di flessione fisiologico: ovviamente in alcuni casi potevamo fare meglio, altre volte abbiamo evitato di esaltarci più del dovuto. A Fondi eravamo un po’ di emergenza, mentre mi è dispiaciuta l’approssimazione vista a Pagani: per pochi minuti ci siamo rilassati più del dovuto e su questo aspetto dobbiamo lavorare. Ora però il pensiero è alla prossima sfida contro il Monopoli che per noi è come una finale di Champions”.
Sui singoli: “Marino ha avuto un problema di sciatalgia, ma tutto sommato ha giocato con regolarità. A Matera ha giocato molto bene, ad esempio, sorprendendomi positivamente. Io sono molto soddisfatto di lui, lo reputo un valore aggiunto”.
“Rischio combine? Siamo con le antenne alzate”
Non vuole lasciare nulla al caso Mauro Meluso che desidera la promozione con tutto se stesso, tanto da non voler lasciare nulla al caso e nulla di intentato. “Il nostro pensiero è sempre rivolto al campo, ma non siamo fessi perché siamo e staremo sempre attenti sul fronte di eventuali irregolarità altrui.
Le dichiarazioni da Catania da parte di Lo Monaco che si dice rotto di scatole? Non replico, è pura dialettica, ma da uomo di calcio dico che è una strategia che però non mi convince, mi sa di debolezza, soprattutto quando ci si attacca agli arbitri. Ad ognuno il suo stile”.
