Sarà un vero e proprio testa-coda. Il Lecce capolista, reduce dalla vittoria contro il Cosenza, domani sera (ore 20.30) sarà impegnato sul difficile campo della Fidelis Andria, in un derby contro i cugini baresi che sognano il colpo grosso per lasciare l’ultimo posto in classifica.
Una gara tutt’altro che semplice per i giallorossi, chiamati all’ennesima prova di maturità su un campo caldo e complicato. Per farlo Lepore e soci dovranno fare a meno di un altro difensore: si tratta di Antonio Marino, entrato in infermeria dopo un guaio muscolare rimediato nell’ultimo match. E’ rientrato in gruppo, invece, Mirko Drudi, ma difficilmente sarà disponibile per la sfida in terra federiciana.
Le parole del mister
Non sottovaluta il prossimo avversario mister Fabio Liverani che, nella consueta conferenza stampa della vigilia, spiega: “dobbiamo continuare sul cammino intrapreso. In queste settimane abbiamo notato come gli avversari siano stati bravi a darci poche occasioni, con gli attaccanti rimasti a secco. Ogni partita è diversa dall’altra e sta a noi riuscire a sbrogliare le situazioni complicate. Come? Trovando la via del gol.”
Tutti convocati tra le fila dei giallorossi, con la sola eccezione di Marino. “Antonio soffre una infiammazione che non preoccupa molto. Per il resto ci sono tutti e questo è fondamentale in vista del trittico di gare ravvicinate che ci attende”.
Sulla formazione Liverani non si a Lila cía. “I ragazzi mi mettono in difficoltà per le mie scelte: devo pensare anche al calendario e di certo attingeró dalla rosa che ho a disposizione. Drudi? Ha superato l’ecografia ed è pienamente arruolabile”.
Ad Andria il Lecce sarà solo: per motivi di ordine pubblico infatti la trasferta è stata vietata ai sostenitori salentini. “Da uomo di calcio questo mi dà dispiacere – confessa il mister – perché lo sport è festa ed allegria. La spinta dei nostri tifosi poi per noi è fondamentale”
Sui prossimi avversari il tecnico romano ha le idee chiare: “loro sono a caccia della prima vittoria in campionato, ma hanno anche perso poco. In casa hanno un atteggiamento equilibrato ed aggressivo, con buone individualità: dovremmo essere bravi a concedere poco. La classifica può trarre in inganno”.
