La prova Reg-g-ina dirà se il Lecce è da primato. Focus sugli avversari

Consolidato il primato dopo il bel successo sul campo del Siracusa, il Lecce sabato sera (20.30) riceve la Reggina di mister Maurizi. Tanti i punti forti del collettivo granata che in classifica è decimo con 17 punti.

Dopo le ultime prestazioni, non proprio da capolista, ecco che il Lecce sbanca, con un indiscutibile 1 a 3, lo stadio “De Simone” di Siracusa mandando in frantumi la squadra di mister Bianco. I giallorossi denotano qualche difficoltà solo ad inizio match, poi collezionano gioco, palle-gol a raffica e realizzando tre reti di pregevole fattura. Prosegue così la favola  targata Liverani che da quando siede sulla panchina dei giallorossi non ha ancora ottenuto una sconfitta ma solo, è scusate se è poco, 9 vittorie e dure pareggi.

Sabato prossimo al “Via del Mare” sarà di scena la Reggina di mister Maurizi formazione che attualmente stazione a metà classifica ma costituita da elementi di qualità che di seguito andiamo a conoscere. Tra i pali, a difendere la porta amaranto, è posizionato il portiere para rigori Tommaso Cucchietti per lui in pochi mesi, in questo magico 2017, già 8 penalty neutralizzati. L’anno scorso ha avuto la fortuna di allenarsi spesso con i portieri della prima squadra del Torino, Hart e Padelli, riuscendo ovviamente a carpire qualche segreto. Estremo difensore proveniente dal Torino con la formula del prestito secco.

La difesa

il difensore centrale è Danilo Pasqualoni, classe ’94, già col mister Maurizi alla Lupa Roma. Si tratta di un jolly del reparto arretrato, nel modulo a 4 può ricoprire tutti i ruoli. Il Catanzaro lo ha lasciato libero di accasarsi in riva allo Stretto, rescindendogli il contratto. Altro difensore centrale di indubbio valore  è Nicolas Di Filippo, classe ’93, ha firmato un contratto annuale. Nell’ultima stagione Di Filippo ha vestito la maglia della Sambenedettese collezionando venti presenze in Lega Pro. Nel corso della propria carriera, Di Filippo ha giocato con Virtus Lanciano (B/C1), Chieti (C2), Melfi (C).
Nei sedici metri  troviamo anche Riccardo Gatti prelevato dalla primavera dell’Atalanta. Dopo aver frequentato la scuola calcio di Mondello Lario, il neo amaranto si è trasferito nell’Olgiatese. Dopo è approdato nuovamente nell’Atalanta, collezionando 64 presenze con 3 reti. Nella scorsa stagione è stato tra i protagonisti principali sia della Final Eight scudetto che del torneo internazionale di Viareggio.

La linea di centrocampo

In mezzo al campo si schiera Toti Porcino, la fortuna di ogni allenatore. Giornalisti e tifosi dibattono sulla posizione del calciatore se più utile da terzino o da esterno offensivo. Un problema che invece non si pone mister Maurizi, perché in base a quelle che sono le esigenze della squadra, colloca il giocatore amaranto dove serve. Con identico risultato, perché questa è la vera forza di Porcino, riuscire a rendere al meglio qualunque sia la sua posizione all’interno del rettangolo di gioco. Lui che nasce come terzino sinistro e che lo scorso anno mister Zeman alla seconda di campionato gli cuce addosso il ruolo di esterno d’attacco del suo tridente. Quattro gol e sei assist, con la straordinaria capacità di diventare determinante anche nel momento in cui l’atteggiamento tattico è stato trasformato in un 3-5-2 dove Porcino, ovviamente, diventava il quinto di centrocampo.

Nella nuova Reggina per Toti non c’è un ruolo definito e definitivo, ha fatto gol da terzino contro il Catanzaro, si è ripetuto da interno di un centrocampo a tre con il Matera. Per questo motivo mister Maurizi non intende discutere su quale sia la sua migliore collocazione in campo, perché per lui l’importante è che Porcino in campo ci sia. A fraseggiare  con Porcino troviamo Roberto Marino, centrocampista classe ’98, ha firmato un biennale. Nell’ultima stagione Marino ha vinto il campionato di serie D con la maglia della Sicula Leonzio collezionando trentuno presenze e realizzando due reti. Nella stagione 2015/16 ha vestito la maglia del Due Torri in serie D realizzando una rete in ventisette gare. Il giovane centrocampista è cresciuto nelle giovanili del Calcio Catania. Il centrale di centrocampo corrisponde al nome del brasiliano Mezavilla, 34 anni, è infatti è un calciatore di un ottimo curriculum, con 396 presenze tra serie B e serie C nel campionato italiano condite da 35 reti. Un centrocampista di qualità e sapienza tattica ma soprattutto dalla spiccata personalità, probabilmente per la Reggina l’elemento giusto per completare un rosa, formata in larga parte, da giovanissimi giocatori  a cui bisognava affiancare una guida esperta, specie in mezzo al campo.

Tante le maglie indossate da Mezavilla:  ultime tre stagioni con o grigi dell’Alessandria, ma anche Juve Stabia, Cesena, Pisa, Catania, Andria, Lanciano e Perugia. Rinnovo del contratto per Alberto Di Francesco che era con le valigie pronte, il centrocampista a chiuso la stagione passata non solo come uno dei punti cardine dei ragazzi dell’ex Zeman ma anche come uno degli elementi più interessanti di tutto il girone C della Lega Pro. Dalla Roma, con la formula del prestito secco, a dare manforte in mediana, troviamo niente di meno che Lorenzo Dio Livio figlio di Angelo Di Livio. Originario di Torino, Di Livio è cresciuto nel settore giovanile della Roma come anzidetto. Ha esordito in serie A con la maglia giallorossa il 6 gennaio 2016 nella gara contro il Chievo Verona. Nell’ultima stagione ha indossato la maglia della Ternana collezionando sette presenze”.

Il reparto offensivo

In avanti mister Maurizi  potrà godere delle prestazioni del giovane attaccante Tiziano Tulissi. Mancino, diverse panchine in serie A senza mai esordire ma  record mandi presenze con la primavera dell’Atalanta: in tre anni 90 presenze ed oltre 30 reti all’attivo. Dopo l’esperienza della scorsa stagione in Lega Pro con le maglie di Modena e Piacenza, prosegue così in terza serie l’avventura dell’attaccante (classe 1997), di proprietà dell’Atalanta. La punta centrale è Bianchimano scuola Milan in prestito per il secondo anno consecutivo agli amaranto.

A cura di IVAN VEDRUCCIO



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