Torromino torna in formato Hulk, Mancosu dirige alla perfezione. Le pagelle di Lecce – Virtus Francavilla

Torromino segna tre gol nel derby del Salento tra il Lecce e la Virtus Francavilla e si prende lo scettro di migliore in campo. Ma tutta la squadra è stata perfetta in ogni fase di gioco e Padalino non ha sbagliato una mossa.

Si tinge di giallorosso il derby tutto salentino nel girone Ci di Lega Pro: il Lecce supera la Virtus Francavilla con un perentorio 3 a 0 firmato tutto da Giuseppe Torromino. Il bomber calabrese mette a segno una tripletta e si aggiudica così la palma di migliore in campo. Superlativo anche Mancosu, così come da apprezzare le prove di Lepore esterno d'attacco e del biulgaro Tsonev. La truppa di Padalino (leggi la cronaca del match) torna immediatamente al succedo dopo il pari di Vibo Valentia e allunga sulle inseguitrici.
 
Bleve, 6.5: la sua difesa lo tiene lontano da particolari pericoli, ma il Francavilla cerca in più di qualche occasione la soluzione da lontano. Il suo primo intervento lo si registra al 20esimo, quando si oppone in modo plastico al tiro dalla distanza di Galdean. Al 10' della seconda frazione smanaccia un tentativo
 
Vitofrancesco, 7- : infaticabile pendolino, macina anche questa settimana chilometri lungo la sua fascia di competenza. L'intesa con Tsonev e Lepore funziona: lui si sovrappone con continuità, cerca il fondo e crossa quando può. Una freccia nel fianco della formazione ospite.
 
Drudi, 7+ : torna titolare nel cuore della difesa al posto di Ciccio Cosenza e non lo fa rimpinagere affatto. Fornisce una prestazione di grande spessore, sempre attento in fase di chiusura anche se non sempre puntuale. L'efficacia però è la sua arma: non ne fa passare una a De Angelis. Al 24esimo della seconda frazione, però, si perde Albertini con la difesa giallorossa che rischia di combinare la frittata del giorno.
 
Giosa, 7.5: monumentale, guida la difesa con la sicurezza di un condottiero con il pugnale tra i denti. Lex Como è un muro invalicabile. Prende in consegna Nzola e lo mette praticamente fuori fase. Tempismo perfetto e grande forza fisica fanno il resto. Tra i migliori in campo.
 
Ciancio, 7: buona anche questa prova. L'esterno di difesa sinistro dimostra padronanza e carattere. Si fa notare sia in fase di proposizione che in quella difensiva: mai una palla lanciata a vuoto, ma ogni soluzione è ragionata e, spesso, azzeccata.
 
Tsonev, 7+ : a sorpresa viene gettato nella mischia dal primo minuto e dimostra subito una buona dose di personalità. Gioca i primi quarantacinque minuti a ritmi altissimi, recuperando una buona dose di palloni (anche in situazioni complicate) e facendo vedere tutta la sua intelligenza tattica. Esce a dieci minuti dal termine.
 
Dal 36' s.t. Maimone, senza voto.
 
Arrigoni, 7: il metronomo della mediana giallorossa recupera una quantità industriale di palloni. Occupa spesso e volentieri il vertice basso del centrocampo: è qui che conquista decine di palle, mette a terra e smista ai suoi compagni. Con la superiorità numerica sale ulteriormente in cattedra e gestisce i comandi della manovra.
 
Mancosu, 8: domina indiscusso in mezzo al campo. Già al 2' ruba una palla da autentico rapinatore, si apre un varco in area, serve Caturano che però ciabatta il tiro. Al 17esimo torna a recuperare una stupenda palla sulla trequarti avversaria, si invola, pesca intelligentemente Torromino che gonfia la rete. Una delle sue migliori partite dall'inizio della stagione, e non era facile superarsi. Giallo al 21esimo della ripresa.
 
Dal 40' s.t. Fiordilino, senza voto.
 
Lepore, 7+ : complici le assenze di Doumbia e Pacilli, Padalino punta su di lui e lo avanza nel tridente d'attacco. Il capitano ripaga la fiducia sfornando un'altra grande prestazione, a conferma di una stato di forma giunto al top. Corre, suda e crea la superiorità numerica: peccato soltanto che spesso sbaglia l'ultimo decisivo passaggio, così come pecca di precisione in alcuni momenti. Spara in curva un tiro da buona posizione al quinto della ripresa.
 
Torromino, 8.5: che sia la sua giornata lo si capisce fin da subito. Inizia, infatti, il match con una grinta fuori dal comune e il primo tiro arriva al 13esimo quando però spara un violento destro direttamente su Casadei. Quattro minuti dopo indovina il movimento, viene servito in area da Mancosu e dopo aver messo seduto il portiere avversaria porta in vantaggio i giallorossi. Si becca però l'ammonizione al 34' per proteste, ma al quarto d'ora del secondo tempo ribadisce in rete di prepotenza una palla vagante tra i piedi di Lepore prima, Caturano poi. Al 27esimo si aggiudica il pallone del match siglando la sua prima tripletta in Salento. Standing ovation alla sua uscita.
 
Dal 37' Capristo, senza voto.
 
Caturano, 6.5: non si può certo dire che non sia in forma. Anzi, nel derby torna a far vedere uan certa gamba apparsa appannata nelle ultime settimane. Peccato, però, che sotto porta sbagli in più di una occasione. Ha l'opportunità di tornare al gol già dopo appena due minuti, ma non controlla bene il passaggio di Mancosu e la colpisce malissimo col piattone. Il 3 a 0 poteva essere suo, ma cincischia troppo sotto porta e ci pensa Torromino a depositare in gol. Gli manca solo il gol: deve tornare a sbloccarsi, lo merita.
 
Padalino, 7.5: il tecnico foggiano disegna un 4-3-3 che sorprende per i suoi interpreti. Lascia fuori Cosenza, rilancia Drudi e punta su Tsonev e Lepore. Al termine dei 90 minuti si può dire che abbia avuto ragione da vendere: i suoi non sbagliano un colpo, regalando così ai tifosi settima vittoria stagionale e la rinnovata consapevolezza di essere una macchina a tratti perfetta. Il Lecce conserva l'imbattibilità e tenta la prima mini-fuga della stagione in vetta alla classifica (leggi classifica e risultati della Lega Pro).



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