Termina a reti bianche il big match di giornata in Lega Pro tra Catania e Lecce. Un punto tutto sommato giusto quello maturato al 'Massimino': bel primo tempo dei salentini che sciupano la ghiotta occasione di portarsi avanti con un rigore sbagliato da Moscardelli che poi coglie anche un palo. Nella seconda frazione il ritmo generale cala e per Braglia è il dodicesimo risultato utile consecutivo.
Perucchini, 7: dopo una domenica di assoluto relax contro il Martina, sfodera un'altra prestazione super. Smanaccia al nono minuto una pericolosissima incursione etnea. Poi si supera al 17' sulla conclusione a giro di Calil. Al 39esimo il duello con il bomber prosegue e lui compie un nuovo miracolo.
Freddi, 6: tanta corsa e spirito di servizio per lui. Mentiene la posizione con fermezza, concedendo poco ai suoi avversari. Insuperabile in velocità. Prezioso anche in avanti sui calci piazzati dove spicca con minuziosa frequenza. Rischia tanto però al 78' quando con un retropassaggio mette i brividi a Perucchini. Ammonito al 72', salterà il big match di sabato prossimo contro il Foggia.
Cosenza, 6+: nonostante il peso della diffida sulle spalle lui non si risparmia mai. Mantiene salde le redini di una difesa, oggi impegnata spesso e volentieri. Per Calil una bella gatta da pelare.
Liviero, 6.5: dopo la superba gara contro il Martina Franca, meritava una conferma e Piero Braglia lo accontenta. Questa volta, nella sua corsia naturale di competenza, si trova decisamente più a suo agio. Poche le sbavature per il talento scuola Juve, sempre corto e attento.
Legittimo, 6: si piazza al posto ricoperto fino ad ora da Abruzzese, lasciando le iniziative più offensive a Liviero. Pare più lucido rispetto alle recenti uscite e chiude le offensive esterne rossoblu con ritrovata puntualità.
Papini, 6: Il capitano colpito in settimana da uno stato febbrile stringe i denti e recupera per essere a pieno titolo in campo. Dà una grande mano nella retroguardia, distinguendosi per corsa e sacrificio. Ammonito al 34', alza bandiera bianca dopo cinque minuti dall'avvio della ripresa per una brutta botta.
dal 50' De Feudis, 5.5: rileva il capitano e con il suo ingresso lo scacchiere giallorosso cambia modulo. L'ex Cesena si posiziona tra difesa e centrocampo ma è meno efficace di Papini.
Salvi, 6.5: quanta sostanza, quanta grinta per il centrocampista romano. Non fa mancare mai la sua verve agonistica: recupera un gran numero di palloni servendosi spesso anche di qualche intervento al limite della regolarità. Giornata positiva anche per i rimpalli, dove ne esce sovente vincitore. A volte troppo testardo.
Lepore, 6+: il turno di squalifica e lo stop forzato per una settimana ha sicuramente giovato al pendolino leccese doc. Torna titolare con smalto rinnovato facendo vedere grandi sgroppate lungo la destra. Toppa però ancora sui cross, troppo spesso telefonati per il portiere catanese.
Doumbia, 6: primo tempo di grande sofferenza per il franco-maliano che ci mette quarantacinque minuti a trovare le giuste misure. Poi nella seconda frazione sale in cattedra, regalando qualche sprint interessante che tuttavia non sortisce effetti.
Surraco, 6: anche il fantasista uruguagio è tornato titolare dopo il forfait per infortunio della settimana passata. Gara generosa la sua dove però non regala numeri memorabili. Inventa una grande palla con l'esterno destro al quarto d'ora, quando pesca Moscardelli a pochi centimetri dalla porta. Ammonito al 25'. Lascia il campo a dieci minuti dal termine.
dal 80' Vecsei, senza voto: entra per una decina di minuti, perde alcuni palloni e non lascia il segno.
Moscardelli, 6: giornata agrodolce per il bomber italo-belga che inizia la sua serata sciupando clamorosamente la ghiotta occasione del calcio di rigore dopo appena 5 minuti. Nonostante l'errore però è l'uomo più pericoloso dei suoi. Al 15' esalta i riflessi di Liverani quando impatta debolmente col piattone l'assist al bacio di Surraco. Il duello contro la porta siciliana prosegue al 43' quando di testa coglie in pieno l'incrocio dei pali. Esce al 60esimo.
dal 61' Caturano, 6-: prende il posto di uno sfortunato e impreciso Moscardelli ma non riesce a non farlo rimpiangere. Tocca poche palle e non punge come potrebbe e saprebbe.
Braglia, 6+: torna a cambiare le carte in tavola e non poteva essere altrimenti. Liviero meritava la conferma dopo la bella prestazione di domenica scorsa e il tecnico toscano gliela concede, privandosi di Abruzzese. Il Lecce conduce un bel primo tempo dove probabilmente meritava il gol, ma se il match si è concluso a reti bianche è anche merito di Perucchini. Questa la sintesi di una gara che allunga la striscia positiva e che proietta i giallorossi allo scontro semi-decisivo contro il Foggia con la consapevolezza di poter battere la capolista.
