‘Sono sceso di categoria perché io e il Lecce dobbiamo tornare in Serie B’.
Si presenta così il nuovo grande acquisto in casa Lecce Davis Curiale.
Nato e cresciuto in Gemania ma da genitori italiani, Curiale sarà la spalla ideale e perfetta per un altro bomber di razza, Davide Moscardelli.
‘Dobbiamo vincere il campionato, sulla carta saremo la squadra che tutti dovranno battere, la pressione sarà tanta soprattutto perché siamo nel girone, bollente, del Sud.
Curiale arriva alla corte di mister Asta direttamente dalla Serie B: conquistata lo scorso anno con il Frosinone, passa poi al Trapani di Serse Cosmi dove ha giocato sedici partite, siglando quattro reti.
‘Si diceva che avevo mosso delle resistenze per giocare a Lecce, ma voglio chiarire subito che non è così: all’inizio mi sentivo a casa in quella Serie B che mi ero guadagnato sul campo e volevo capire se c’era la possibilità di giocarmi le mie carte. Ma con il tempo c'è stato sempre meno spazio per me, ma chi diceva che inizialmente avessi rifiutato il Lecce ha mentito.
La situazione a Trapani non era molto chiara a livello tecnico e ho iniziato a guardarmi intorno: l'alternativa ai siciliani poteva essere solo il Lecce.
Se avevo altre offerte? Si, anche da squadre di B, ma nessuno aveva la serietà del progetto che ha il Lecce’.
Capitolo tecnico. Curiale è un centravanti di peso, capace di attirare su di sé le attenzioni di un’intera difesa avversaria: ‘Mi piace attaccare dalla profondità, ma mi sono prestato spesso anche ad altri tipi di movimenti in campo.
Accanto, poi, avrò un certo Moscardelli: le sue qualità non si discutono. Per me è un onore giocare con un giocatore come lui che per la Lega Pro rappresenta un lusso. In coppia davanti con lui? Piacerebbe a chiunque, ma spetta al mister decidere e scegliere’.
A proposito del mister: ‘Asta mi ha dato subito una buona impressione, è uno con la mentalità vincente e la sua storia recente a Bassano lo dimostra’.
Un fattore importante che ha inciso sulla scelta di Curiale di vestire giallorosso è stato anche l’aspetto-tifoseria: ‘Dei tifosi di Lecce ho un bellissimo ricordo: quando ero a Frosinione alla penultima giornata siamo venuti qua giocandoci il primo posto diretto e abbiamo notato subito la differenza di pubblico. Il tifoso sarà l’uomo in più, la sua spinta può darci la forza che serve in partita’.
Curiale è riuscito in qualcosa che a Lecce manca da tanto, troppo, tempo: vincere un campionato per il fatidico salto di categoria.
‘Vincere un campionato di Lega Pro non è pur nulla facile – ha affermato in conferenza stampa – ma alla base di tutto ci deve essere il gruppo. Il blasone di una squadra non conta. Un esempio è il Frosinone che ha sempre fatto del gruppo la sua arma in vincente e ora è in Serie A’.
‘Il mio obiettivo personale? Non prometto numeri – conclude Curiale – ma sono molto fiducioso. Tutti faremo e la cosa a cui teniamo molto, dirigenza in primis, è quella di portare gente allo stadio. Io ne sono sicuro: con le giuste prestazioni alla fine ce la faremo’.
Trinchera ha portato in Salento l’attaccante italo-tedesco con la formula del prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione tra i cadetti dei giallorossi, segno tangibile che sul ragazzo classe 1987 è tanta la voglia di puntare per un futuro che tutti si augurano più roseo.
Davis Curiale ha già svolto il primo allenamento con i suoi nuovi compagni ieri pomeriggio: oggi altra seduta sul ‘Comunale’ di Martignano a partire dalle ore 17.15.
All’allenamento sarà presente l’ultimo arrivato tra le fila salentine: si tratta di Matteo Liviero, terzino sinistro scuola Juventus. Il giovane 1993 arriva a titolo temporaneo e andrà a colmare una delle ultime lacune dello scacchiere giallorosso.
Un vero e proprio cantiere aperto quello con a capo l'addetto ai lavori Stefano Trinchera: ufficializzato l'arrivo di Baltin Vecsei, il Direttore dell'Area Tecnica ha ceduto in prestito Edoardo Tundo alla Vigor Lamezia, mentre è stato sciolto consensualemte il rapporto che legava l'Us Lecce al calciatore Daniele Mannini, da settimane latitante dai campi di allenamento.
Francesca Rosato