È iniziato il weekend del GP della Cina, quarta tappa del mondiale, ma le prospettive sono le stesse: frecce argento in fuga e piloti Mercedes dati per super favoriti. Prima uscita per la Ferrari del dopo Domenicali
Se per tutti domenica sarà un giorno di festa per gli appassionati di Formula1 no. O almeno non solo. Gli occhi, infatti, sono tutti puntati sulla lontana Cina, per l’appuntamento numero quattro del campionato mondiale. A Shanghai è quasi tutto pronto ma prima del rombo dei motori su un circuito tanto impegnativo per le monoposto quanto divertente per i piloti, sono le «aspettative» che ruotano intorno alle principali scuderie a far rumore. Se da un lato sembra essere quasi scontato un nuovo dominio Mercedes ed il duello in famiglia tra Luis Hamilton, pronto al tris e Nico Rosberg determinato a salire sul gradino più alto del podio, dall’altro in Casa Ferrari dopo il cambio al vertice della Gestione Sportiva in seguito alle dimissioni Stefano Domenicali l’attenzione è tutta puntata sul nuovo team principal, Marco Mattiacci. Archiviata la brutta figura incassata nel Gran Premio del Bahrain, il tracciato ricavato ai margini del deserto in cui sono emersi tutti i difetti della F14T, il cavallino rampante ora dovrà giocoforza fare i conti con la realtà sperando che non sia, paradossalmente, peggiore di quella fin qui dimostrata.
Nei 56 giri dello Shanghai International Circuit, la monoposto rossa dovrà recuperare il terreno perduto anche se su tutto incombe l’eco delle dichiarazioni del direttore dell’Ingegneria, Pat Fry che indica come obiettivo stagionale quello di «riuscire a diventare almeno la seconda squadra più forte del Mondiale». Un mondiale che per ora è appunto dominato da una super Mercedes. «Stiamo ovviamente lavorando più duramente che possiamo – ha detto il tecnico inglese – per cercare di recuperare il distacco dai top team, anche se la Mercedes ha un vantaggio concreto rispetto a tutti gli avversari». L’ultima vittoria della Ferrari in Cina è datata 2013: un Fernando Alonso in stato di grazia riuscì infatti a surclassare gli avversari tanto in pista quanto strategicamente nella difficile gestione delle gomme. Intanto, con la sua tradizionale schiettezza Kimi Raikkonen riassume perfettamente lo stato delle cose all’interno del team di Maranello: «Sappiamo cosa dobbiamo fare, la nostra squadra sta dando il cento per cento ma ci vuole un po’ di tempo».