Il Lecce si prende il lusso di uscire dalla Coppa. Il dopo gara, Lerda: ‘Risultato ingiusto’

Al termine della gara persa ai calci di rigore contro il Matera parlano il tecnico di Fossano e l’esterno ritornato in campo dopo sette mesi. Per Auteri il Matera ha tenuto il campo con autorevolezza

Dopo la vittoria senza se e senza ma, mai messa in discussione, nella corsa a Capitale Europea della Cultura 2019, tempo una decina di giorni e la città di Matera fa nuovamente piangere Lecce ed i leccesi che oggi, al termine di 120 minuti piuttosto noiosi e 10 calci di rigore battuti, escono sconfitti dalla sfida di Coppa Italia ad opera, nuovamente, della "Città dei Sassi".
 
Uno stop quello dei giallorossi che fa seguito alle ottime prestazioni viste nelle ultime tre gare di campionato e che hanno rilanciato i salentini nella corsa alla promozione diretta al torneo cadetto. Ma oggi non è andata come si sperava anche alla luce del fatto che l'impegno ha previsto l’utilizzo in campo delle seconde linee.
 
"Ho avuto buone risposte da parte di chi è stato impiegato meno nel corso della stagione", ha affermato il tecnico dei lucani, Gaetano Auteri, qualche anno fa tecnico Gallipoli del presidentissimo Vincenzo Barba.  "Mi sono state date importanti indicazioni da parte di chi non scende in campo con una certa frequenza.  Penso che la vittoria sia stata meritata. Abbiamo tenuto campo con autorevolezza e con lo spirito giusto, al cospetto di calciatori che hanno disputato molte partite tra i professionisti"
 
È stata poi la volta dell'allenatore giallorosso, Franco Lerda: "Mi dispiace non aver passato il turno, ma i ragazzi hanno dato tanto. Quello di oggi non è un risultato bugiardo, ma di più. Quando si hanno sei-sette occasioni bisogna buttarla dentro e purtroppo questo si ripete, la squadra produce ma non finalizza, ma stiamo lavorando per migliorare. La prestazione mi è piaciuta moltoD'Ambrosio ha giocato dopo tanto tempo e nella posizione di centrale, ma anche gli altri si sono ben comportati. Diniz ha un problema osseo, ha subito un contrasto e ha sentito dolore, bisognerà valutarne le condizioni. Bene anche Lopez da interno di centrocampo e Lepore ma, ripeto, mi sono piaciuti tutti e ho avuto buone e confortanti indicazioni, perché un  conto è l'allenamento un altro le partite. Ci è mancato un po' di cinismo, ma continueremo ad allenarci per migliorare. Miccoli ha fatto cose buone e cose meno buone, ma deve ritrovare anche lui la condizione migliore perché manca da molto tempo".
 
Ultimo a presentarsi il difensore Dario D'Ambrosio al rientro sui campi di gioco dopo l'infortunio subito nel corso dello scorso campionato: "Dispiace uscire così. Se sono più rammaricato per il goal sbagliato nel secondo tempo o per il rigore fallito? Sono felice di essere tornato in campo dopo sette mesi di assenza, poi il resto viene dopo, la cosa più importante oggi era fare la prestazione. Sono quasi otto mesi che ero fuori, ho fatto una lunga riabilitazione. A livello fisico oggi ho giocato da centrale e ho faticato di meno rispetto al ruolo di esterno, il che mi ha consentito di disputare l'intera gara, ma la condizione viene giocando. La caviglia mi ha dato pochi fastidi e anche per questo sono contento. L'importante è superare la paura. Oggi non badavo a fare la giocata buona, ma a fare bene i contrasti. Posso anche giocare al centro della difesa, io nasco come difensore centrale, poi, successivamente, nel corso della carriera sono stato spostato sulla fascia, ma entrambe sono posizioni che mi piacciono. L'importante è giocare, poi, il resto, lo decide il mister".
 



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