Trascorrono gli anni, si alternano i management e le proprietà, ma lui rimane sempre la prima scelta. Il calciatore su cui puntare, la colonna portante a cui affidare la costruzione di una squadra che possa essere protagonista in campionato e, magari, dopo tre anni di delusioni, riuscire a compiere quel salto di categoria nel campionato cadetto fallito negli scorsi tornei e che tanto rammarico ha lascito in atleti e tifosi.
Così come fece l'anno passato la proprietà Tesoro, oggi, anche la nuova società tutta salentina ha deciso di affidarsi nuovamente a Romeo Papini e, nonostante il contratto scadesse nel 2016, si è deciso che questo matrimonio sportivo dovesse continuare anche per il 2017, mettendo a segno un prolungamento che si può senza ombra di dubbio definire il primo vero colpo di mercato del nuovo responsabile dell'area tecnica salentina, Stefano Trinchera.
"Sarebbe un onore fare il capitano di questa squadra. Certo non dipende da me, sono scelte che devono compiere società e allenatore, ma se decidessero in tal senso mi sentirei pronto", ha affermato con un pizzico di orgoglio il metronomo della mediana giallorossa.
"Ci sono state squadre che mi hanno cercato, è sempre un onore, poi dopo la stagione dell'anno scorso, nella quale abbiamo fallito tutti gli obiettivi, le richieste sono state tante, ma io volevo rimanere a Lecce. Chi mi ha cercato con più insistenza? Matera e Benevento, ma in questo momento della mia vita e della carriera ho pensato che non ci fosse miglior posto di questa società”.
“Con Trinchera – ha proseguito Papini – ho un ottimo rapporto, lo chiamo direttore, ma ci diamo del tu. Abbiamo giocato insieme nella Ternana e abbiamo vissuto momenti difficili perché c'erano alcuni problemi tra piazza e società. So che sta lavorando per rafforzare la squadra. Ci capiamo subito, in questi anni, poi, abbiamo intrattenuto contatti e il nostro rapporto è diventato una vera e propria amicizia. Quando faceva il procuratore, mi chiamava spesso per avere informazioni su alcuni miei compagni del Carpi che allora non giocavano e che quest'anno esordiranno in A. Chi sono? Uno è Gagliolo, dell'altro non faccio il nome”.
“Riguardo al nuovo mister, ho scambiato alcune battute con i calciatori da lui allenati e me ne hanno parlato bene. Ieri abbiamo fatto una chiacchierata e ha le idee ben chiare, è molto offensivo e chiede ai centrocampisti ciò che a me piace, penso di potergli dare una mano”.
In ultimo, una considerazione sulla vecchia proprietà “Con i Tesoro ho sempre avuto un ottimo rapporto. Con Antonio spesso abbiamo avuto uno scambio di opinioni su calciatori che giocano in altre compagini. Ho avuto con Savino un colloquio a quattro occhi e ho capito che era deluso e amareggiato e mi sono reso conto che aveva bisogno di cambiare. Ritengo sia una persona a cui piace stare nel mondo del calcio e penso che continuerà a rimanerci”.
Al forte centrocampista non è mancata una considerazione sull’esperienza della passata stagione: ‘La squadra dell'anno scorso era forte, ma i risultati non sono stati dalla nostra parte, abbiamo pagato le sconfitte fuori casa e c'è stata anche un po' di sfortuna, ma sicuramente noi giocatori abbiamo responsabilità, siamo noi che andiamo in campo e nel momento più importante non siamo stati in grado di fare quel passo in più necessario.’
Proprio il non esser riuscito a tagliare il traguardo l’anno scorso è stata però la molla che ha spinto per il desiderio di permanenza: ‘Ritengo che quando si gioca in una piazza come quella di Lecce sono tante le componenti che spingono a rimanere, tra cui lo spirito di rivalsa per una stagione andata come si sperava. Per come sono quando le cose non vanno, la vivo male e sono qui anche per cercare di migliorare quello che abbiamo fatto l'anno scorso, ma dobbiamo porci un obiettivo alla volta. Andiamo in ritiro, concludiamo il calciomercato e poi affrontiamo il campionato. Per il futuro non so ancora voglio giocare più che posso e farlo per bene".
Papini si ripresenta ‘Mi hanno cercato, ma volevo solo il Lecce’
Parla il metronomo della mediana giallorossa più che entusiasta della sua permanenza in Salento. Oggi il primo allenamento della stagione, domani parla Antonino Asta. A chi gli chiedeva della fascia da capitano ha risposto ‘Sarebbe un onore indossarla’.