Pasquale Sensibile: «Conte ha fatto la gavetta, il suo lavoro alla Juve passera alla Storia»

Parla l’ex direttore sportivo della Sampdoria e del Novara, che analizza il significato della vittoria dello scudetto da parte della Juventus e il lavoro svolto dall’allenatore leccese Antonio Conte

Pasquale Sensibile, figlio di Aldo, analizza il campionato italiano e chiarisce le caratteristiche che hanno fatto di Antonio Conte il numero 1 degli allenatori italiani. Sensibile è stato capo degli osservatori della Juventus e protagonista delle promozione in serie A di Novara e Sampdoria.

Non è un leccese doc, ma è figlio di un leccese doc. Pasquale Sensibile, dirigente sportivo noto a livello nazionale, legge tecnicamente l’epilogo del campionato di serie A nei giorni del trionfo juventino.
“Già vincerne uno di scudetto è un’impresa immensa, figuriamoci tre di fila, dice Sensibile. Conosco bene come si lavora alla Juventus, la mentalità, il modo di fare, la fissazione per l’unico risultato possibile e cioè la vittoria, tuttavia non era facile compiere quest’impresa, nemmeno per la Juventus stessa e, invece, grazie a un allenatore di rara intelligenza, si è ottenuto un risultato storico e sorprendente. Non solo la Juve ha vinto, ma ha vinto con largo anticipo e probabilmente con largo scarto e battendo ogni record.
Il taglio alla Conte si è visto dentro e fuori dal campo, dichiara Sensibile;

Antonio è uno dei pochi che è stato grandissimo sia come giocatore che come allenatore e questo non sempre è scontato nel calcio: non sempre infatti i grandi campioni in campo sono altrettanto forti in panchina e non sempre i grandi allenatori sono stati altrettanto grandi come giocatori. Lui si.

Conte è uno che ha fatto la gavetta, ha allenato in tutte le categorie, è partito dal basso e ha vinto subito, centrando obiettivi importanti soprattutto in serie B alla guida del Bari prima e del Siena poi. Ma soprattutto è un professionista più unico che raro, maniacale nella cura dei dettagli, un grande lavoratore e soprattutto un tecnico in continuo aggiornamento che è arrivato al top in pochi anni.

Certo, avere dietro una grande società come quella torinese fa la differenza. La Juve è la squadra che più di altre può permettersi il meglio”