Più forte del dramma. Klas Ingesson in panchina su una sedia a rotelle

Colpito ben due volte da una forma di tumore al sangue, l’ex centrocampista del Lecce continua ad allenare e gioca la sua partita piè¹ importante, nonostante le cure debilitanti

L’ex centrocampista di Bari, Bologna e Lecce, combatte contro un tumore al sangue che ne ha colpito il sistema immunitario. Ciononostante continua ad allenare la squadra dell’Elfsbor

Sui campi di gioco, in cui ha militato in Italia con le maglie di Bologna, Bari e Lecce, è ricordato soprattutto per la sua correttezza in campo.

Nella sua bacheca di calciatore sono presenti due campionati svedesi, una Coppa Uefa e una Coppa Intertoto – quando militava nella compagine felsinea – un terzo posto ai Mondiali americani del ’94.

Terminata la carriera sui campi di gioco nel Lecce e appese le scarpe al chiodo ha preso il via la sua seconda vita sportiva, quella di allenatore, prima con le giovanili dell’Elfsborg, poi,  dopo l’esperienza con i ragazzi, con la promozione ad allenatore della prima squadra.

Ciononostante la sua più importante vittoria, Klas Ingesson, gigante svedese classe ‘68, l’ha ottenuta contro l’avversario più difficile da sconfiggere: la malattia.

Nel dicembre del 2008, infatti,  gli viene diagnosticato  per la prima volta un mieloma multiplo, un tipo di tumore del sangue che colpisce in maniera devastante il sistema immunitario che sconfigge ma, tempo due anni e Ingesson, prima di sedersi sulla panchina della prima squadra ha dovuto respingere un secondo assalto del cancro, che lo scorso anno lo ha costretto a ricorrere ad un trapianto di cellule staminali.

​Anche se il trattamento a cui si è dovuto sottoporre è stato assai debilitante e non senza conseguenze  e sebbene non ci siano garanzie che sia guarito definitivamente, il “gigante buono”, soprannominato così quando indossava la fascia di capitano del Bari, prosegue la sua personale partita contro il male, continuando ad allenare la compagine svedese su una sedia a rotelle e dimostrandosi ancora una volta quel combattente ammirato tantissime volte sui terreni di gioco.