L’intento del Sindaco di Lecce Carlo Salvemini era solo quello di fare quadrato intorno alla squadra di Marco Baroni in un momento in cui gli ultimi risultati negativi stanno facendo montare più di qualche protesta soprattutto nei confronti dell’allenatore che, secondo una parte della tifoseria, non sta facendo girare l’organico messogli a disposizione da Pantaleo Corvino e Stefano Trichera. Solo che proprio nelle migliori intenzioni, a volte, si nasconde il diavolo…e così è nato un piccolo battibecco con il presidentissimo Saverio Sticchi Damiani che si è sentito in dovere di intervenire su Facebook per riportare la questione nel suo alveo di correttezza.
Ma andiamo con ordine. Il primo cittadino, nella mattina di ieri, esordiva con un post che voleva incoraggiare la tifoseria e chiedeva meno polemiche e più amore per la maglia giallorossa. Certo i risultati stanno latitando, certo tutti vorremmo essere allenatori di calcio, certo ci piacerebbe vedere il Lecce in testa alla classifica del campionato (o quantomeno nella parte sinistra della graduatoria)…ma bisogna pur sempre fare i conti con la realtà. E Salvemini citava l’ultimo studio dell’Osservatorio calcistico del Cies che ha calcolato quanto hanno speso le squadre dei 5 campionati più importanti d’Europa per assemblare la squadra titolare.
Il post del Sindaco Salvemini
“Quello che stiamo disputando è già un miracolo sportivo – scriveva il sindaco di Lecce -. Ed è importantissimo ricordarcelo per non perdere entusiasmo. A confermarcelo sono i numeri – in questo caso espressi in euro – che nello sport professionistico sono un fattore determinante per competere ad altri livelli.

La classifica del Cies prende in considerazione come dato il costo della formazione tipo, calcolato sulla media dei prezzi pagati per acquistare i vari undici schierati in campo dal primo minuto in tutte le partite di campionato nella stagione 2022-23 (dati fino al 26 ottobre). Scopriamo la top 20 italiana: il nostro Lecce è ultimo con 4 milioni di euro spesi. Cinque volte meno delle due neopromosse Monza a Cremone; sei volte del Verona e dieci volte della Sampdoria che dopo tredici giornate precediamo in classifica. Se oggi finisse il campionato saremmo salvi e considerato questo valore di partenza sarebbe un autentico capolavoro sportivo. Che siamo ancora nella condizione di realizzare di qui fino alla fine”.
L’equivoco ingeneratosi
Chiaro l’intento parenetico ed esortativo del Sindaco. ‘Pensiamo a tifare, ringraziamo la società per quello che abbiamo e andiamo avanti. E’ già un miracolo se stiamo dove stiamo’, questo in soldoni il senso condivisibile dell’intervento…
Ma su internet i buon temponi non mancano mai…Così più di qualcuno ha cominciato a fare i conti in tasca al Presidente Sticchi Damiani. Se il Lecce costa soltanto 4 milioni di euro, quanti denari riescono a mettersi in tasca i proprietari del sodalizio visti tutti i soldi che la Lega gira ai club di serie A per i diritti televisivi? Senza parlare di sporsor vari e pubblicità…
E’ stato a quel punto che il numero 1 di Via Colonnello Costadura si è sentito in dovere di intervenire. Perchè alla società del Lecce tutto si può rimproverare tranne che di fare business. Anzi a rimetterci di tasca propria sono sempre i soliti, sempre gli stessi. Immediato è giunto il post di replica a Salvemini, anche se l’obiettivo della risposta non era il Sindaco bensì chi ci stava ricamando e cucendo sopra…
La replica di Sticchi Damiani
‘Il post odierno del sindaco Carlo Salvemini, anche se ispirato da buoni propositi (e lo ringrazio per questo) rischia di essere involontariamente fuorviante. Il dato del Cies è del tutto inutile specie in un periodo in cui le procure indagano sulle plusvalenze false e sugli acquisti gonfiati. Il dato del Cies peraltro non tiene conto delle commissioni ai procuratori che spesso sono pari al prezzo del corrispettivo “risparmiato” dal club quando un giocatore viene acquisito a “zero”. Il Lecce è una società pulita, con dei soci onesti che investono in base alle proprie disponibilità.

Quest’anno il Lecce per affrontare la serie A dovrà sopportare costi totali per circa 45 milioni (monte ingaggi prima squadra, costo acquisizione calciatori prima squadra e primavera, monte ingaggi primavera, monte ingaggi mister e staff, ingaggi del Responsabile dell’area tecnica, del DS e dell’ Amministratore Delgato, lavori allo stadio, premio promozione, premio di solidarietà da “restituire” alla serie B, viaggi e trasferte della prima squadra, della primavera, dell’under 18 e di tutte le squadre giovanili, stipendi degli amministrativi,dei collaboratori e costi per l’organizzazione delle partite in casa, manutenzione terreno di gioco), questo significa che tutti gli introiti della seria A (e oltre) saranno integralmente reinvestiti per affrontare la stagione in corso. Da quando è iniziata la gestione mia e dei miei soci, circa 7 anni fa, il club non ha mai ripartito utili, inoltre le perdite (svariate decine di milioni) sono state sempre ripianate dai noi soci con risorse proprie. I bilanci sono pubblici e chiunque può verificare quanto affermato. Questo per amore di verità e per rispetto verso i miei soci che fanno grande sforzi insieme a me e che oggi sono tutti rammaricati perché il dato parziale del Cies non rende giustizia agli sforzi compiuti”.
