Peccato che il sig. Piccinini abbia voluto concedere – a tempo abbondantemente scaduto – quell’ultimo contropiede che ha portato al gol del Bologna (la cronaca del match), altrimenti si sarebbe potuto chiudere il Campionato con una squadra capace di non incassare più di due gol a partita, ma va bene così, il risultato contava sì ieri, ma non più di tanto, anche se si è visto – complice forse l’assenza di tensione – uno dei Lecce più belli della stagione (le pagelle).
“Peccato aver incassato tre reti, abbiamo disputato una delle più belle partite del torneo, è stata una serata strana, dove sicuramente ho visto una squadra che ha fatto una partita vera ed è stato bello, non c’era voglia di non accontentarsi”, ha affermato mister Marco Baroni al termine della gara.
“Quando finisce una stagione così intensa e bella, questa è un’immagine che tutti ci porteremo dietro e personalmente, guardo sempre avanti. Qui c’è un rapporto intenso, schietto leale e sincero, adesso che la palla è ferma ci sarà il tempo per confrontarsi.
L’abbraccio a Umtiti era un atto dovuto dovuto ed era giusto concedergli la standing ovation, lui è stato toccato nella sua sensibilità e dall’affetto di tutti e questo è bello, poi, il futuro lo vedremo, ma è stata una sfida vinta da entrambi, per lui che è tornato a sentirsi a essere un giocatore e per noi che abbiamo avuto la fortuna di averlo tra le nostre file.
Oggi ho visto quello che sapevo, la squadra era libera e vogliosa, ci mancava Di Francesco, Banda non stava benissimo e si è sacrificato, sono contento che i tifosi si siano divertiti.
Oudin è arrivato che ricopriva un ruolo dove c’era un compagno che stava facendo bene, ma abbiamo capito che aveva molte potenzialità in una nuova posizione che potrà essere il suo futuro, è cresciuto, è stato partecipativo e quando c’è disponibilità, tutto diventa più facile”.
A parlare, poi, il capitano dei giallorossi Morten Hjulmand: “Stasera le emozioni erano tantissime, anche prima della partita e siamo dispiaciuti per non aver regalato i tre punti ai tifosi.
Ho sempre voglia di giocare grandi partite, è importante per me giocare ad alti livelli e in futuro vedremo.
Ho imparato tante cose da quando sono qui, tecnicamente e tatticamente, sia con mister Corini, che con mister Baroni e ho avuto la fortuna di giocare in Serie A.
Ci sono momenti in tutte le stagioni in cui le cose non vanno bene, abbiamo avuto difficoltà a segnare, ma l’atteggiamento è stato sempre quello di essere propositivi, ma anche da queste gare abbiamo imparato tanto, soprattutto il fatto che il dettaglio può cambiare tutto.
Personalmente la cosa che ricorderà di più è stato la prima partita con l’Inter, ma anche la gara di Monza, è stato bello festeggiare con la squadra e gli ultimi 10 minuti sono stati un film per me.
Per essere un giocatore più completo devo segnare e fare più assist.
Non chiedo mai la maglia, ho scambiato la casacca solo con un amico della Cremonese.
Ci sono sempre persone da cui imparare tante cose e queste ci sono sempre state qui a Lecce, ma anche chi ha meno personalità ha le sue qualità, cerco sempre di imparare giorno dopo giorno e questa esperienza è stata importante per me”.
