Questa volta i minuti di recupero sorridono al Lecce! Dopo aver gettato al vento punti contro Benevento e Salernitana, i giallorossi passano nel finale contro il Venezia e regalano al pubblico il primo sorriso stagionale. Sugli scudi un super Palombi, autore di una doppietta capace di ribaltare lo svantaggio di Di Mariano. Liverani, che ridisegna la formazione in alcuni elementi, soffre l’approccio iniziale, ma poi legge bene la gara e la vince con il carattere e con i cambi giusti.
Bleve, 5.5: dopo la discreta prova di Ascoli, l’estremo difensore salentino viene confermato titolare (meglio non rischiare Vigorito, sulla via del recupero). E proprio come per la sfida del “Del Duca”, la squadra avversaria non lo impegna particolarmente. Poi arriva l’episodio che sblocca il risultato: la respinta sul tiro di Falzerano non è delle migliori e per Di Mariano è un gioco da ragazzi realizzare il classico gol dell’ex.
Lepore, 6– : debutto assoluto dal 1′ in campionato per il capitano giallorosso che prende il posto di Fiamozzi. A fine primo tempo è decisamente uno dei più in palla, al netto di alcuni passaggi fuori misura. Bello il suo assist per Scavone al 30esimo, ma l’arbitro ferma tutto per una spinta del centrocampista su un difensore avversario. Pesa però tantissimo l’errore in copertura su Di Mariano che al 15′ del secondo tempo

Bovo, 6- : il ritorno in giallorosso dell’esperto centrale classe ’83 coincide con una buona prova dell’ex Torino. Tra i due difensori nel cuore della difesa è certamente il migliore, correndo pochi rischi. Si macchia di una ammonizione per proteste, fin troppo generosa. Non ha i 90 minuti nelle gambe e nel finale lascia spazio a Venuti.
dal 38′ s.t. Venuti, senza voto: entra nel finale per dare consistenza alla difesa.
Calderoni, 6- : molto bene in chiusura il numero 27 giallorosso che, a differenza del suo collega di corsia destra, spinge meno, restando più guardingo. Da dimenticare alcuni suoi cross spediti senza pericolo in area di rigore avversaria. Cresce nel finale.
Meccariello, 6-: come al solito, la sua è una prova a fasi alterne. Si concede almeno una sbavatura a partita. Erroraccio in disimpegno al 35′ che per poco non permette a Di Mariano di andare in gol: fortuna ha voluto che il Venezia non ne ha saputo approfittare. Si perde anche Geijo in avvio di secondo tempo, ma il numero 19 veneto sbaglia incredibilmente sotto porta.
Arrigoni, 5: alcuni errori e alcuni movimenti in ritardo ne condizionano la prima frazione di gioco in cui non riesce ad entrare a dovere nell’economia del match. Incassato lo svantaggio, Liverani lo richiama in panchina.
dal 19′ s.t. Tabanelli, 6+ : il romagnolo entra con la giusta motivazione, ma si perde in alcuni movimenti che fanno imbufalire Liverani. Sa tener bene palla, ma cincischia troppo nel finalizzare l’azione: alla fine però il suo apporto risulta determinate.

Scavone, 6- : tra i tre di centrocampo è decisamente li migliore. Va in gol alla mezzora, ma il direttore di gara vede un contatto con Andelkovic e annulla la marcatura. Prezioso in fase di copertura, corre a destra e a manca, restando a corto di ossigeno. Sostituito al 18esimo della ripresa.
dal 18′ s.t. Pettinari, 6: affianca Palombi in avanti ed entra con il giusto approccio nell’economia del match. Tanto movimento, tanta corsa: bene così.
Petriccione, 6: poco pimpante oggi il 23enne che a tratti appare spaesato. Si mette a dirigere in regia dopo l’uscita di Arrigoni e le sue giocate si notano eccome.
Mancosu, 6- : Dopo le brillanti prestazioni di Benevento e Salernitana, Liverani lo preferisce ancora una volta nel ruolo di trequartista, ma nemmeno stavolta riesce ad emergere la sua fantasia. Si accende al quarto d’ora della seconda frazione con un’incursione che però non si conclude nel migliore dei modi. Dopo lo svantaggio torna nel suo ruolo naturale, da mezzala, e forse riesce a rendere meglio.
Falco, 6- : tanto dispendio di energie per il fantasista tarantino che prova a mettere lo zampino in ogni azione del Lecce degna di nota. La gamba non manca, ma mancano oggi le idee: i suoi tentativi, tutti un po’ prevedibili, non impensieriscono Lezzerini. Alla fine, però, riesce sempre a dire la sua: questa volta è lui l’uomo-assist per il gol di Palombi.
Palombi, 7.5: superato l’infortunio, oggi è lui il terminale offensivo, in barba a tutte le previsioni della vigilia. Spende tantissimo in fase di corsa e di ripiegamento, ed è bravo ad attirare le attenzioni di almeno due difensori nerarancioverdi. Con l’ingresso di Pettinari, si toglie di dosso l’intera pressione del reparto offensivo: mossa che paga al 28esimo, quando ben pescato da Falco, deposita il suo piattone per il gol dell’1-1. Ammonito al 12esimo del secondo tempo per aver calciato in porta nonostante il fuorigioco, manda in visibilio il “Via del Mare” in pieno recupero: la sua doppietta vale il primo successo in campionato del Lecce.

Liverani, 6.5: dopo l’uscita a vuoto di Ascoli, la seconda gara al “Via del Mare” del campionato doveva essere quella della riscossa, quella in cui cercare ad ogni costo il primo successo. Così non è: la squadra inizia molle, non rischia ma non crea pericoli. Nella ripresa il Lecce incassa il gol di Di Mariano, ma per la prima volta in stagione riesce a recuperare e a portare a casa il match. La sua formazione reagisce allo svantaggio (i cambi stavolta pagano), ma l’approccio non è dei migliori. Azzeccata la scelta di puntare su Palombi che lo ripaga con una doppietta d’autore.

