È ciò che emerge dalle carte dell'inchiesta "Buste Pulite". Gli investigatori hanno infatti intercettato V. S. (anch’egli indagato) e Carmen Genovasi, funzionaria dell’ufficio protesi dell’Asl di Lecce.
Anche Giuseppe Bruno ha confermato gli episodi, escludendo la responsabilità dell'azienda. Invece, Pietro Bonetti e Monica Franchini si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Carmen Genovasi, come emerso nell'ordinanza del gip Gallo, risulterebbe beneficiaria non solo di dazioni di denaro, ma anche di altre tipologie di utilità.
Sono finiti ai domiciliari: l'imprenditore Pietro Bonetti, 71anni, e Monica Franchini, 49 anni, entrambi di Lecce, rappresentante di protesi di un'altra azienda.