Ciceri e tria, la pasta e ceci salentina che ha il sapore di casa

Ciceri e tria è il nome di un primo piatto antico, dalle umili origini, ma da provare. Ecco come preparare questo particolare manicaretto con pasta fresca e fritta.

La ricetta della pasta e ceci in Salento ha un nome ben preciso: ciceri e tria, un piatto che ha il sapore di casa, di tradizione e di famiglia. Prepararla, in passato, era un vero e proprio rito che andava in scena tra le mura domestiche fin dalle prime ore del mattino. Uno degli “ingredienti” necessari era il tempo, quello da dedicare alla pasta, rigorosamente fatta a mano e ai legumi cotti nell’immancabile pignata, la pentola di terracotta da lasciare accanto al fuoco. Oggi è una pietanza ricercata dagli amanti della cucina locale e dai turisti che vogliono scoprire i segreti del Salento sedendosi a tavola.

A rendere questa minestra unica sono i frizzuli, i ritagli delle tagliatelle fritti nell’olio caldo. Il tocco finale.

Ciceri e tria, la ricetta

Ingredienti semplici, un sapore delicato e un tocco croccante. Ecco come preparare in casa la ciceri e tria, un tripudio si sapori e consistenze diverse da portare in tavola sempre e non solo (o non più) a San Giuseppe, come era tradizione fare.

Ingredienti

  • Pasta fatta in casa
  • 300 gr di ceci secchi
  • cipolla
  • uno spicchio di aglio
  • aromi vari (rosmarino, alloro)

Preparazione

Preparare la pasta fatta in casa è davvero semplice. Serve solo farina e acqua, ma attenzione. Le tagliatelle devono essere “corpose”. Meglio utilizzare, quindi, un mix tra 00 e grano duro.

Dopo aver fatto riposare i ceci, rigorosamente secchi, in acqua per una notte, si può passare alla cottura. In un tegame capiente, far rosolare nell’olio un po’ di cipolla tritata e uno spicchio d’agio. Togliamo l’aglio e aggiungiamo l’alloro (chi lo desidera anche un po’ di peperoncino). Versiamo i ceci sgocciolati e aggiungiamo l’acqua o il brodo e lasciamo cuocere, a fuoco lento, per circa due ore, aggiungendo poco a poco l’acqua o il brodo, sempre caldi. Aggiungere il sale.

Una volta ultimata la cottura, versare la pasta. Essendo fresca, bastano pochissimi minuti. Aggiungere un po’ di rosmarino (o pepe).

Per i frizzuli, basta friggere in abbondante olio di oliva le tagliatelle. Quando i ritagli saranno ben dorati, scolateli e lasciateli asciugare sulla carta assorbente.

Impiattare, aggiungere la pasta fritta e servire con un giro di olio extravergine di oliva a crudo.

Come sempre, essendo un piatto della tradizione contadina ognuno ha il suo modo per prepararlo. C’è chi non può fare a meno del pomodorino. Chi lessa la pasta in acqua e la aggiunge alla “zuppa” di ceci solo nel piatto. Chi mischia tutto in un soffritto di olio, cipolla e aromi vari.

Consiglio

Potete anche frullare una piccola porzione di ceci e unirla a fine cottura per ottenere una “zuppa” più cremosa.

 

ph. Alessandro Mauramati