Estate a Gallipoli, quando la bellezza non basta

Gallipoli è la ‘regina’ dell’estate, ma la stagione è ancora tutta da scrivere. È necessaria una riflessione su come ‘fare turismo’

Dire Salento in estate significa riferirsi automaticamente a Gallipoli che, da sempre, accoglie turisti da ogni parte d’Italia (e non solo) e regala scenari da favola, insieme a divertimento assicurato per tutti. Perché a Gallipoli, dobbiamo ammetterlo, c’è proprio tutto: da un mare che ci invidiano in ogni parte del mondo, a ristoranti che ingolosiscono i turisti grazie ad una cucina della tradizione molto apprezzata, sino alle discoteche, adatte ai più giovani e non solo.

C’è da dire, però, che anche la stessa perla del Salento è stata criticata dai molti per prezzi troppo salati e, a volte, servizi non proprio eccellenti, tanto da essere ‘snobbata’ da una fetta di vacanzieri che hanno scelto altre località, altrettanto belle, ma più attente al portafoglio che sia per il lettino, l’ombrellone o per il piatto al ristorante tipico.

È un peccato, ma siccome la verità, quasi sempre, sta nel mezzo, sarebbe saggio riflettere non solo su cosa Gallipoli ha di bello, ma anche su cosa potrebbe fare, facendo appello al buon senso.

La stagione è ancora tutta da scrivere, ma occhio alla modestia, perché avere la possibilità di appartenere ad un luogo fortunato non deve far perdere di vista che è necessaria una riflessione seria su cosa significhi realmente fare turismo. Perché le mode, anche in tema di vacanze, passano, ma la bellezza di Gallipoli resta. E su quella si dovrebbe puntare per alzare l’asticella della qualità.



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