Il Comune di Nardò estende la concessione fino al 2033 per 8 stabilimenti balneari

Sarebbe scaduta il 31 dicembre 2020, ma la Giunta ha deciso di estenderla nei confronti delle strutture che non sono in contrasto con il Piano Comunale delle Coste.

Una buona notizia per gli imprenditori balneari neretini in vista della difficile estate 2020. La giunta del Comune di Nardò, infatti, ha esteso al 31 dicembre 2033 la validità delle concessioni demaniali marittime che sono in scadenza al 31 dicembre 2020 e che non sono in contrasto con il Piano Comunale delle Coste. Una decisione molto importante da parte dell’esecutivo che garantisce un orizzonte temporale senza incertezze a 8 stabilimenti balneari lungo la costa, già alle prese con i danni della mareggiata dello scorso novembre e soprattutto con gli effetti dell’emergenza sanitaria in atto.

“Questi otto stabilimenti – puntualizza il sindaco Pippi Mellone – sono una fetta significativa dell’economia turistica cittadina e hanno diritto di programmare e di lavorare con qualche certezza in più. La scadenza dei titoli a fine anno già rendeva complicato l’accesso al credito da parte di questi imprenditori, a ciò si sono aggiunte la mareggiata che ha causato danni diffusi e soprattutto l’emergenza sanitaria. Le misure di prevenzione, infatti, costringono a sforzi economici molto importanti. In un quadro ancora non del tutto definito a livello normativo, abbiamo deciso di procedere dando atto della proroga al 2033 per quelle concessioni che non sono in contrasto con il piano delle coste. L’incentivo migliore per riaccendere i motori delle imprese balneari e dell’estate 2020, che certo non si preannuncia facile”.

La legge n. 145/2018, in effetti, ha disposto il nuovo termine di scadenza delle concessioni demaniali marittime e la stessa Regione Puglia ha dato direttive ai Comuni (che esercitano le funzioni in materia di demanio marittimo) in merito all’applicazione della proroga. La giurisprudenza, però, si è espressa sul tema in maniera contrastante e da più parti si è sollecitato un ulteriore intervento legislativo che dia certezza del diritto così come individuato dalla legge n. 145. Peraltro, la Regione Puglia, sollecitata sul punto dall’ufficio Demanio del Comune di Nardò, non ha ancora dato un indirizzo in merito alla possibilità che la proroga riguardi anche i titoli concessori in contrasto con le previsioni del Piano delle Coste.

L’attuale situazione ha indotto l’amministrazione comunale a rompere gli indugi e a dare atto dell’estensione al 2033 della validità delle concessioni. Questo perché le misure di distanziamento previste dalle disposizioni sanitarie (che presumibilmente saranno estese all’intero arco della stagione estiva) imporranno ai gestori degli stabilimenti ingenti investimenti, oltre a quelli necessari per la manutenzione ordinaria e straordinaria (causa mareggiata) delle strutture. E la scadenza a fine 2020 dei titoli avrebbe reso molto incerto ogni investimento e inoltre avrebbe costituito un motivo di difficoltà di accesso al credito con gli istituti bancari.



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