Otranto, la magia e la bellezza della città orientale

Otranto conferma il suo appeal turistico nei giorni caldi dell’estate salentina. Spiagge e centro storico letteralmente invasi dai turisti. Parte da qui il viaggio di leccenews24 per il Salento che strabilia.

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Siamo a Oriente, nel punto più a est d’Italia, dove il sole non fa fatica ad arrivare per primo sul palcoscenico italico. Nel punto esatto in cui il mare Adriatico lascia spazio allo Jonio, sorge il faro di Palascià, luogo di confine fisico e mentale, sentinella del Mediterraneo.

Otranto è la città dei Martiri, è la città della più grande chiesa di Puglia, la città del mosaico pavimentale di Pantaleone, la città che ha ospitato per una vita il maestro Carmelo Bene, è la città dalle architetture medievali più importanti della provincia di Lecce. Vale la pena, almeno una volta, concedersi una passeggiata nel centro storico, dove il tempo sembra essersi fermato. Bellissime le case bianche che si affacciano sulle stradine dove ogni passo è scandito tra negozi di artigianato e attività storiche.

Otranto è Otranto, insomma, e lo sapevano i turchi che la vollero per sé. Ma il possesso durò poco e il sacrificio di 800 ragazzi e giovani del paese non fu vano, perché la sapienza imponderabile della storia li ha trasformati in eroi: i santi otrantini, protettori della città e della diocesi.

La bella Otranto con il castello aragonese, i suoi fossati, la porta a mare, quella a terra e la porta alfonsina, con la Cattedrale, dove si rifugiarono gli otrantini per sottrarsi al furioso assalto dei turchi.

Cava di Bauxite

Otranto è la Cava di Bauxite. La mano della natura ha “trasformato” una vecchia miniera ormai dismessa in un lago verde smeraldo. Un bellissimo gioco di colori da non perdere.

Il mare da cartolina

Non solo storia e culture. Otranto da punta Frassanito a Porto Badisco è un vero tripudio di fasti della natura. Una cornice inimitabile di colori e situazioni gioiose. Le grotte del Mulino d’acqua, il mare spettacolare di Baia dei turchi, l’insenatura delle Orte, Torre Sant’Emiliano, autentica cartolina simbolo del Salento.

 

L’estate qui è più di un capriccio. E non mancano nemmeno gli eventi.

Otranto va vissuta, va indossata come un abito. E sarebbe bello se tutti i turisti che la stanno conoscendo anche attraverso queste parole volessero lasciarci il loro commento, il loro pensiero, una loro riflessione. A volte anche questo è un modo per conoscere un territorio con gli occhi altrui: la troppa vicinanza non sempre fa avere coscienza delle bellezze che si hanno a portata di sguardo…



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