Otranto, storie di castelli e di fossati

A Otranto, il castello più a est d’Italia, circondato da lunghi fossati, una delle attrattive architettoniche più apprezzate dai turisti. Luogo di fascino, di cultura e di spettacoli.

Otranto che spettacolo, recitava così lo slogan di una vecchia rassegna culturale che metteva in scena la bellezza dei fossati otrantini che a ridosso delle mura di cinta incorniciano la città medievale.

Fu a seguito del cosiddetto Sacco di Otranto del 1480 che gli architetti militari degli Aragonesi misero a punto una strategia di ingegneria difensiva con castello e bastioni ad angolo in grado di contenere gli assalti e attenuare gli effetti devastanti delle bombarde turche. Perché erano i turchi che con le loro scorribande e rappresaglie mettevano a dura prova la serenità delle popolazioni salentine del ‘500.

Il recupero dei fossati otrantini, intorno al castello più ad este d’Italia, rappresenta non solo la possibilità di far riemergere la memoria storica, ma l’opportunità di disporre di un moderno sistema di scenografie naturali contestualizzate nell’ambito dell’attuale impostazione urbanistica della città d’oriente che ben si adatta all’idea di una capitale del turismo. Luogo di fascino, di cultura e di spettacoli.

La vista che si può ammirare dal ponte in legno che consente l’accesso a Piazza Castello è sorprendente, e restituisce l’immagine delle perfetta geometria di una città fortificata sul mare.



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