San Foca, uno dei cinque gioielli di Melendugno, non ha bisogno di presentazioni: il mare da cartolina, la costa, le spiagge e la Grotta della Poesia, una delle 10 piscine naturali più belle al mondo, sono un biglietto da visita unico per i turisti che scelgono di trascorrere le vacanze nel Salento. Ma l’antico borgo di pescatori dominato dall’imponente torre di guardia costruita per difendersi dagli attacchi dei turchi può raccontare storie e leggende. Alcune più conosciute sono un viaggio nel tempo, riportano indietro le lancette dell’orologio e incantano, altre meno note, ma non per questo meno affascinanti, sono sussurrate a chi passeggia in questo piccolo angolo di paradiso. Non tutti sanno che all’ombra dell’imponente ‘sentinella’ – una delle tante del sistema difensivo voluto da Carlo V – si può ascoltare la storia di un amore finito in tragedia, una storia legata alla Grotta degli amanti, nel tratto di bassa scogliera tra la spiaggia degli Aranci e quella dei Brigantini.
La leggenda della grotta degli amanti
Il nome di questa cavità, costituita da due ambienti comunicanti per mezzo di uno stretto cunicolo, si deve ad un vecchio racconto della tradizione popolare che ha come protagonisti due giovani innamorati. Il loro amore non era accettato dalle famiglie. Così, per non essere scoperti, i due amanti si incontravano di nascosto in una grotta a pochi passi dal porto. E in quella cavità lontana da occhi indiscreti avevano trovato riparo un giorno in cui il vento di tramontana soffiava forte. Intenti a scambiarsi teneri baci non si accorsero, però, che stava salendo la marea. E quando lo fecero era ormai troppo tardi. Intrappolati nella grotta, morirono teneramente abbracciati. Un abbraccio eterno ed indissolubile.
Si narra che il cunicolo che unisce le due cavità sia stato scavato, secondo la tradizione popolare, dalle loro lacrime disperate. Stretti Ancora oggi, stando alla leggenda, quando soffia il vento si possono ascoltare dei lamenti provenire dalla grotta che sembrano litanie d’amore.
Non solo leggende, la costa offre diversi scorci da cartolina come “lo scoglio dell’otto”, così chiamato per la sua forma. E quando il cielo lo contente si possono ammirare anche le montagne dell’Albania.
San Foca (ph. Florian Ziu)