La costa del Sud, l’approdo di Enea e il pesce degli dei

Dopo Otranto percorriamo il tratto più bello della litoranea salentina da Porto Badisco fino a Castro senza dimenticare il raffinato fascino di Santa Cesarea Terme

Da Porto Badisco a Santa Cesarea Terme percorriamo il tratto probabilmente più entusiasmante della costa del sud. La prima località di grande interesse è Torre Minervino, caratteristica torre d’avvistamento che richiama l’interesse e la sosta di tantissimi viaggiatori. Dopo una serie di curve che mettono a dura prova la destrezza di ogni guidatore si raggiunge Santa Cesarea Terme, località nota per i suoi stabilimenti termali e per le caratteristiche grotte (Fetida e Sulfurea) dai vapori salubri, ma nota anche per gli ottimi ristoranti e il suggestivo lungomare. Particolarmente accorsata nel periodo estivo è la baia di Porto Miggiano, dove è presente un porticciolo attrezzato per la pesca dilettantistica e il diportismo.

Proseguendo il viaggio verso sud è obbligatorio far tappa a La Zinzulusa (la stracciona in dialetto locale), si tratta di una grotta carsica, abitata in età preistorica e oggi sede di imperdibili sopralluoghi a metà strada tra cultura e turismo. Da qui è possibile effettuare le escursioni guidate nelle grotte Palombara e Azzurra, oppure gustare il sapore del sole e del mare nella sontuosa piscina comunale posta a ridosso della scogliera a strapiombo, in uno dei tratti costieri più alti della provincia di Lecce e nel punto di maggior profondità dell’acqua sotto costa.

Poi c’è Castro città, con il castello più alto del Salento, la passeggiata delle mura messapiche, la piazza della ex cattedrale e ciò che resta di un antico tempio dedicato alla dea Minerva, nel luogo epico dell’approdo del mitico Enea.

A Castro marina è presente un piccolo ma importante porto turistico e di pescatori, da qui ogni giorno salpano le barche che riempiono le pescherie della zona di pesce fresco e dal sapore unico, come l’irripetibile sarago di Castro che rappresenta il piatto forte dell’offerta ittica locale insieme ai rinomati allevamenti di cozze nere, che aumentano l’appeal gastronomico di quella che impropriamente veniva chiamata ‘la perla dell’ Adriatico’ mentre in realtà siamo sullo Jonio in ragione del fatto che, indipendentemente dalle convenzioni nautiche che pongono il confine dei mari già ad Otranto, la geografia marina impone l’inizio del mare Jonio al 40° parallelo che passa proprio da Castro, tra punta Mucurune e la Zinzulusa.

Un grazie di cuore a Francesco Bello, amico di Leccenews24, per le foto.



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