Concorso in violenza sessuale sulle figlie minori: dovrà scontare 6 anni di carcere

Non avrebbe impedito al marito la violenza sessuale nei confronti delle figlie minori. Per questo ragione, una signora residente a Nociglia ha ricevuto stamattina l’ordine di carcerazione da parte dei carabinieri. Dopodiché è stata accompagnata in carcere.

Finisce con l’accompagnamento in carcere di una signora originaria del brindisino, ma residente a Nociglia, la triste vicenda che ha sconvolto la comunità locale. Ieri pomeriggio, infatti, i Carabinieri della Stazione di Nociglia hanno tratto in arresto Francesca Gigliola, coniugata, disoccupata, in attuazione dell’ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Taranto. Gravi, anzi, gravissime le accuse nei confronti della donna. Il provvedimento scaturisce a seguito della condanna definitiva per i reati di concorso in violenza sessuale aggravata. Cio poiché – stando a quanto comunicatoci dai carabinieri in una nota – non avrebbe impedito (ed in alcuni casi anche agevolato) la commissione di violenze di tipo sessuale, perpetrate dal coniuge dall’anno 2003 al 2010 nei confronti delle figlie minori. Il provvedimento è stato notificato all’interessata ieri pomeriggio ed al termine delle formalità di rito, è stata condotta presso la Casa Circondariale di Lecce dove dovrà scontare la pena di 6 anni e 8 mesi  di reclusione. Per i medesimi fatti, il coniuge è attualmente detenuto.
 
Non è stata una affatto una giornata bella in relazione a notizie di tale portata, quella odierna, per il Salento. Basti pensare infatti che dall’altra parte della provincia leccese (sebbene qui le circostanze e soprattutto i capi d’accusa siano ampiamente differenti rispetto ai fatti di Nociglia), a Gallipoli, una 41enne di del posto ha ricevuto una condanna: violenza sessuale ed atti sessuali con minorenne e corruzione di minorenne.
 
Sempre nella stessa vicenda,  invece, il padre è stato ritenuto "incapace d'intendere e di volere" in corso di dibattimento e dunque assolto. I giudici hanno comunque disposto per lui una misura di sicurezza di 5 anni, in una struttura psichiatrica.



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