La Corte d’assise d’appello di Lecce ha assolto gli imputati dal reato di riduzione in schiavitù, dichiarando prescritto il reato di associazione a delinquere e condannandoli per estorsione.
L’area interessata al riempimento con rifiuti ha un’estensione di 3,60 ettari; i materiali sono stati riversati fino al livellamento con il piano campagna