Giampaolo Zanchi saluta Lecce e va a Palermo. Ad attenderlo il comando del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”

Dopo tre anni in Salento il Colonnello lascia il Salento. Nel corso della sua direzione di “Via Lupiae” numerose operazioni a contrasto della criminalità organizzata.

Quando si è insediato presso Comando Provinciale di Lecce, l’Arma dei Carabinieri salentina aveva operato 5094 denunce a piede libero e arrestate 554 persone. A un anno esatto dal suo arrivo, i militari, sotto la sua direzione, avevano denunciato 5523 persone a piede libero e arrestate 635. L’anno successivo le denunce sono salite a 5692 e gli arresti a 650. Infine nell’ultimo anno le denunce sono state 4905 e gli arresti 824, numeri che confermano come l’attività preventiva e repressiva espressa in questo periodo abbiano contribuito a ridurre in maniera determinante l’indice di illegalità della provincia proprio attraverso una più incisiva, oculata e strategica attività di controllo del territorio.

Sono trascorsi tre anni da quel 5 settembre 2016, quando è arrivato a dirigere il Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecce, Giampaolo Zanchi, il più giovane comandante provinciale dell’Arma vistosi in Salento.

47 anni – all’epoca del suo insediamento in “Via Lupiae” 44 – formatosi presso la Scuola Nunziatella di Napoli e poi all’Accademia di Modena fino alla Scuola Ufficiali Carabineri, prima di giungere nella “Capitale del Barocco” aveva svolto la propria attività prevalentemente in Campania tra le province di Napoli e Salerno.

Le operazioni condotte

Durante il suo comando, sono state messe a segno tutta una serie di attività che hanno contribuito a rendere la provincia più sicura tra queste si possono citare: le operazioni “Staffetta”; “Serpe”; “Twilight”; “Diarchia”; “Nigeria”; “Contatto”; “Alì Baba’”; “Santi Medici”; “Orione”; “Labirinto”; “Var Bay”; “Amici Miei”; “Short Message”; “Tornado” e, infine, “Ghost Wine”.

L’omicidio Noemi Durini

Inoltre, nel mese di settembre 2017, le indagini dei militari sotto la guida dell’alto ufficiale hanno permesso con tempestività, ai Carabinieri della stazione di Specchia, di fare luce sulla scomparsa e la tragica morte di Noemi Durini, individuando il presunto responsabile. Vicenda questa che ha scosso l’opinione pubblica nazionale e sulla quale il Corpo ha investito le migliori risorse, a livello locale (Nucleo Investigativo, Compagnia di Tricase e Sezione Anticrimine) e a livello centrale (Ros e Ris – Raggruppamento Investigazioni Scientifiche), coordinate dalla Procura della Repubblica e di quella per i Minorenni di Lecce.

Lo scioglimento dei consigli comunali

Durante il periodo di direzione di Zanchi  l’attività svolta dell’Arma ha consentito di contribuire in maniera determinante allo scioglimento dei consigli comunali di Parabita, Sogliano Cavour e Surbo e sono state emesse, da parte della Prefettura, diverse interdittive antimafia nei confronti di ditte collegate direttamente o indirettamente con la criminalità organizzata, sulla base di informazioni raccolte dal Reparto Operativo. Di recente costituzione, poi, l’apposita “task force anticaporalato” ha operato 2 arresti e 11 denunce in soli tre mesi .

Infine, il Colonnello è riuscito a portare la Festa dei Carabinieri, che si celebra ogni anno il 5 giugno, ai fasti di un tempo, schierando uomini e mezzi della benemerita nella bellissima e suggestiva Piazza Duomo.

Tre anni fitti e intensi, quindi, dove tantissimi risultati, sono stati raggiunti. Adesso ad attendere Giampaolo Zanchi c’è la Trinacria, dove, nella città di Palermo, andrà a dirigere il 12° Reggimento Carabinieri Sicilia.



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