Ss Maglie-Leuca, De Fabrizio:«La 275 un’opera strategica per il Salento, basta speculazioni politiche»

Collegamenti più efficienti, sicurezza, sviluppo territoriale e turistico ma anche conservazione dei centri storici: il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lecce, Daniele De Fabrizio, ribadisce l’importanza della 275.

In un contesto di sviluppo, dove le infrastrutture sono il binomio inscindibile per l’Italia intera – e soprattutto nel Salento – la strada statale 275 rappresenta un’opera tanto strategica quanto importante. Daniele De Fabrizio, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Lecce, ribadisce le proprie idee a riguardo, cogliendo l’occasione di tirare le orecchie alla classe politica: “smetta di speculare e sfruttare questa infrastruttura a proprio uso e consumo, trasformandola in vessillo per sterili quanto insulse battaglie di partito e di posizione. I nostri rappresentanti istituzionali smettano di fare ostruzionismi demagogici ed ipocriti, speculando su iniziative importanti con prese di posizione rivolte solo ad opporsi a chi non appartiene alla propria parrocchia”.

De Fabrizio ribadisce un concetto già esposto nell’ambito di un convegno organizzato sul tema all’Università del Salento nel febbraio del 2007, alla presenza dell’allora Ministro alle Infrastrutture Antonio Di Pietro. “Lo ribadisco oggi – prosegue attraverso una nota stampa inviataci in redazione – con maggiore forza e convinzione. Si proceda senza esitazione al raddoppio della  Maglie-Leuca”. La realtà è che esiste ancora una parte di Salento “fuori dal mondo”; quella zona a Sud di Lecce tagliata dai centri di servizio. Chi ogni giorno deve recarsi nel capoluogo per svolgere la propria attività lavorativa si vede costretto a percorrere chilometri attraversando paesi e centri abitati. Ad esempio, il Tribunale è solo a Lecce; così come il Catasto, gli Uffici dell’Ambiente, della Provincia, della Camera di Commercio. Ecco perché quest’opera – ripete De Fabrizio – deve essere considerata strategica.

Nel quadro della strategia infrastrutturale della 275prosegue non possiamo esimerci dal considerare, infatti, l’attuale conformazione della rete stradale”. L’arteria che collega Lecce a Leuca, infatti, attraversa i centri abitati di Montesano, Alessano, Montesardo, Lucugnano e Gagliano del Capo. Nel caso di Alessano, di Lucugnano e di Montesardo, inoltre, la strada attraversa proprio il centro storico. “Dopo anni di dibattiti e controversie, gli unici a pagare il prezzo più lato sono ancora questi comuni, “dilaniati” dalla presenza di veicoli e mezzi pesanti che transitano ad ogni ora del giorno e della notte”. Comuni che, nel corso del tempo, hanno visto i propri centri storici soccombere sotto il peso del traffico costante.

È soprattutto una questione di sicurezza. Non solo quella degli automobilisti. Esistono cittadini che vivono nei comuni “ostaggio” del transito a motore. In particolare “quei salentini che decidono di muoversi nel proprio paese a piedi: il rischio di essere investiti è altissimo, soprattutto per i bambini”. Alla base dell’urgenza di realizzazione di quest’opera c’è, poi, una ragione di natura squisitamente turistica. La nuova arteria garantirebbe, infatti, un collegamento dinamico e celere del Capo di Leuca e delle marine limitrofe, con l’aeroporto del Salento, con la stazione ferroviaria di Lecce. E invece, Otranto, Melendugno e Gallipoli ad oggi possono contare su collegamenti diretti e veloci: la Regionale 8, la Statale 101 ma anche la Maglie-Otranto (per la cui realizzazione sono stati abbattuti 15mila ulivi). Al contrario, Leuca, e le coste a sud restano scollegate dalla rete aeroportuale e ferroviaria.

Insomma, quei 290 milioni di euro che rischiano di andare in fumo per la mancata realizzazione della statale, se investiti nell’infrastruttura potrebbero davvero rappresentare la soluzione radicale per lo sviluppo del territorio. “Milioni di euro già pronti per essere destinati a chi,  più bravo di noi, saprà spenderli con maggiore efficienza. E nessuno mi venga a dire che a bloccare la realizzazione dell’opera è solo il niet degli ambientalisti. Le “sentinelle” dell’ambiente sono persone serie e, come risulta, hanno espresso le loro perplessità solo su qualche tratto dell’arteria. Ma non si può buttare a mare un progetto indispensabile per il Salento. Non si possono predicare iniziative per lo sviluppo della nostra provincia da una parteconclude De Fabrizioe poi opporsi alla realizzazione di questa importante arteria dall’altra, sulla cui indispensabilità non possono esserci dubbi  o perplessità”.



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