La “Tribuna Politica” già si infiamma: polemiche attorno al dibattito su immigrazione e sicurezza

Il confronto sui temi scottanti di immigrazione e sicurezza è in programma venerdì, ma già monta la polemica: secondo i giovani del PD l’incontro è un evento di facciata di Casapound. La replica degli organizzatori: “evento pluralista e nel rispetto delle regole”.

Museo-Castromediano-Lecce

Il dibattito non è ancora iniziato che le diatribe già si infiammano. I temi sono di scottante attualità e, per ovvie ragioni, non lasciano indifferenti. È in programma venerdì pomeriggio, dalle ore 18, la “Tribuna Politica su immigrazione, cittadinanza, sicurezza: confronto tra gli esponenti politici locali” organizzata da Marco Maria Fortunato, Matteo Giuri, Marco Rhao e Giacomo Maria Pezzuto, tre studenti della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Salento.

Il confronto, che vedrà la partecipazione di alcuni esponenti della politica locale, si svolgerà presso l’Auditorium del Museo Provinciale “Sigismondo Castromediano”, ma già monta la polemica. La tribuna politica, infatti, vedrà lo scambio di vedute tra la Consigliera provinciale Simona Manca, il vicesindaco di Lecce Alessandro Delli Noci, del Consigliere provinciale del Partito Democratico Vincenzo Toma, del docente universitario sociologo Luigi Spedicato; ma anche di Matteo Centonze, referente politico di Casapound Italia, e del Consigliere regionale di “SudInTesta-Noi con Salvini” Andrea Caroppo.

Dal PD la condanna per la partecipazione di due esponenti della sinistra

tribuna-politica
La locandina dell’evento

Sull’evento però alzano la voce Chiara Centonze, del direttivo regionale del PD Puglia, e di Davide Manfreda, esponente dei Giovani Democratici. Per loro, infatti, “Casapound terrà un incontro su temi tanto cari per un partito notoriamente xenofobo e razzista”.

I due infatti scrivono in un comunicato: “fin qui solo stupore e indignazione per via della Provincia di Lecce che ha concesso il suo patrocinio alla manifestazione, ma il tutto diventa rabbia quando si scopre che tra i relatori figurano due esponenti della sinistra provinciale”. Il riferimento, naturalmente, è rivolto al Consigliere Vincenzo Toma, ma anche al prof. Luigi Spedicato, “il quale passa con disinvoltura – dicono i democratici – da manifestazioni organizzate da Art.1-MDP a quelle di Casapoud”.

“Manifestazione di Casapound pseudo-democratica di facciata”

“Chissà se i due hanno accettato l’invito per narcisismo o perché nutrono la convinzione di poter evangelizzare i neo-fascisti. Di certo daranno il loro contributo al principale obiettivo di Casapound: sdoganare il neofascismo attraverso retoriche pseudo-democratiche di facciata. Per fortuna – conclude la nota – vi è la netta contrarietà e condanna politica per tale partecipazione da parte dei cittadini democratici, di quelli di sinistra e di tutti gli antifascisti che negli occhi e nelle orecchie hanno ancora il rumore di una cartilagine che si frantuma, e che condannano i fascisti e i loro amici mafiosetti, ma soprattutto tutti coloro che li aiutano a truccare il voto all’insegna della presentabilità”.

Non si è fatta attendere, evidentemente, la replica da parte degli organizzatori della tribuna politica che smentiscono quanto affermato sui promotori e sulle modalità di svolgimento della stessa. “Benché tra gli organizzatori dell’evento figurino esponenti di CasaPound Lecce – si legge –  è innegabile che il lavoro sia promosso da più soggetti tra le quali anche persone estranee al movimento citato. La tribuna politica è programmata e organizzata per garantire il pluralismo che spesso viene meno proprio a causa dei tentativi di ostracismo messi a punto da chi predica democrazia ma non è aperto al dialogo. I temi, di fondamentale importanza e attualità, saranno trattati nel rispetto della diversità di opinioni che nasce proprio dall’appartenenza a correnti politiche differenti”.

Gli organizzatori: “dibattito pluralista e nel rispetto delle regole”

“Precisiamo, ancora una volta, che in un Paese civile il dialogo tra le diverse parti politiche è non solo un indispensabile strumento di composizione del conflitto che nasce dalle diverse posizioni, ma è segno di apertura e crescita. Invitiamo, pertanto, gli autori delle accuse a guardarsi bene dall’elargire dichiarazioni mendaci – conclude la nota –  consigliando, tanto a loro quanto alla cittadinanza, di partecipare ad un dibattito che si terrà nel massimo rispetto delle regole”.



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