Rocambolesco incidente stradale quello avvenuto sulla superstrada Lecce-Brindisi all'altezza dello svincolo per Trepuzzi. Per evitare due auto coinvolte in un incidente, un furgoncino si è ribaltato su un fianco. Traffico in tilt.
Blitz antidroga dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce, in via Benedetto Cairoli, nel cortile del Convitto Palmieri, quartiere del centro storico e frequentato dalla gioventù leccese. Tre i cittadini extracomunitari finiti nei guai.
Le telecamere di videosorveglianza dello sportello bancomat hanno ripreso l'attimo in cui un cittadino di Nardò aveva rubato un cellulare iPhone. La Polizia è riuscita ad individuarlo e, successivamente, denunciarlo per furto.
Sottratti circa duecento pneumatici per mezzi agricoli dal valore di circa 40mila euro complessivi. La Polizia accusa dei fatti un giovane, avviando nel frattempo le indagini al fine di individuare eventuali altri complici.
Torna in libertà Giampiero Mele, il 32enne di Taurisano condannato a trent'anni di reclusione per l'efferato omicidio del figlio, il piccolo Stefano, avvenuto nella casa estiva dei suoi genitori il 30 giugno 2010.
La Corte di Appello di Lecce, in diversa composizione, ha confermato la condanna a 2 anni e 7 mesi, maturata nel primo processo, ribaltando una precedente sentenza di assoluzione scaturita in secondo grado.
Il gip ha ordinato l'imputazione coatta per il trepuzzino Angelo Quarta, 41 anni. La decisione del giudice è maturata con l'accoglimento dell'opposizione all'archiviazione presentata dai legali dei familiari della vittima.
Una mamma e un bimbo stavano attraversando la strada, quando improvvisamente sono stati investiti da un'automobile. La donna, al momento, si trova in rianimazione presso l'ospedale con una ferita molto forte a livello del femore. Ferito anche il piccolo.
Il gip ha accolto l'opposizione all'archiviazione, avanzata dai legali dell'allora Dirigente Responsabile della struttura sanitaria di Campi Salentina. Adesso, il pm dovrà formulare la richiesta di rinvio a giudizio con le accuse di calunnia e diffamazione.
La scoperta a opera dei Carabinieri della Stazione di Monteroni. L'uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Lecce. Del caso è stato informato il Pubblico Ministero presso Procura della Repubblica Massimiliano Carducci.