Il Consiglio di Stato, per il momento, scrive la parola fine sulla lunga querelle che vede da un lato la Securpol Security, la società che si occupa di servizi di ‘sorveglianza’ dei plessi della Asl di Lecce, compreso il ‘Vito Fazzi’ e dall’altro i suoi lavoratori, l’azienda sanitaria di via Miglietta e la Prefettura di Lecce. La vicenda è nota, notissima. In tanti sit-in di protesta i dipendenti hanno accusato la Securpol non solo di non pagare gli stipendi, ma anche di costringerli a turni di lavoro a loro dire massacranti. La Asl e la Prefettura, dopo vari tentativi di conciliazione naufragati avevano deciso di revocare l’appalto e dato vita ad una gara ponte per affidare i servizi di guardiania ad un altro istituto di vigilanza, in attesa poi di realizzare una gara definitiva. Anche il Tar, chiamato in causa, aveva dato torto a Securpol confermando la linea scelta dalle istituzioni leccesi. L’azienda non si era rassegnata e si era rivolta al Consiglio di Stato.
Con un colpo di scena, inaspettato dal lavoratori, l’organo giudiziario romano nella giornata di ieri ha riaffidato a Securpol il servizio. Queste le motivazioni della scelta: “ dall’esecuzione del provvedimento impugnato in primo grado deriva un grave pregiudizio e l’appello cautelare merita, pertanto, accoglimento, anche tenuto conto della documentata attività di regolarizzazione delle inadempienze inizialmente ascritte alla società ricorrente ed assunte a fondamento della controversa revoca della licenza di pubblica sicurezza”.
In buona sostanza, per il Consiglio di Stato la decisione di revocare l’appalto sarebbe ‘esagerata’ anche perché l’azienda avrebbe ampiamente dimostrato i suoi tentativi di mettersi al passo con le mensilità arretrate. I lavoratori, ovviamente, sono delusi e in fermento. In tanti hanno contattato la nostra redazione poiché alle porte di Natale ciascuno avrebbe immaginato una maggiore serenità economica, ma a questo punto sarà interessante vedere come a seguito della sentenza del Consiglio di Stato tutti i soggetti che hanno litigato nei tribunali in questi mesi potranno tornare a discutere per continuare a fornire un lavoro importantissimo nell’interesse dell’impresa, dei lavoratori e della sicurezza pubblica visto che accade troppo spesso nei luoghi in cui si esercitano le prestazioni sanitarie.
Intanto, l'Unione Sindacale di Base che in questi mesi è scesa in campo accanto ai lavoratori Securpol ha annunciato per martedì 20 dicembre, dalle ore 9.00 un presidio presso la direzione generale della Asl di Lecce. "Abbiamo avvertito il sentore – si legge in una nota a firma del segretario Gianni Palazzo – che la Asl non voglia procedere o quantomeno stia tentennando nel concludere la procedura di affidamento del servizio di vigilanza privata ad un'altra Azienda".
Anche questa volta non resterà a guardare mentre sfuma l'ipotesi del "passaggio dei dipendenti Securpol ad un altro datore di lavoro".