Vende l’auto ad una donna, ma le chiede altri soldi. Per la Cassazione non fu estorsione

Un 35enne di Alliste, finito ai domiciliari perché avrebbe chiesto altri soldi ad una donna a cui aveva venduto un’auto, è tornato in libertà

Era finito ai domiciliari con l’accusa di estorsione continuata, ma la Cassazione – accogliendo il ricorso dell’avvocato Francesca Conte – ha annullato l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Lecce che confermava quella emessa dal Gip che convalidava l’arresto, in flagranza di reato. Di conseguenza, venendo meno la misura cautelare, Francesco Cazzato, 35enne di Alliste – finito nei guai perché avrebbe chiesto altri soldi ad una donna a cui aveva venduto un’auto ad un prezzo stabilito – torna in libertà dopo quasi sei mesi.

Era il 19 febbraio quando il giovane venne fermato dai Carabinieri della stazione di Taviano che si erano presentati all’appuntamento che il 35enne aveva preso con l’acquirente, che aveva bussato alla porta della Caserma per chiedere aiuto agli uomini dell’Arma, dopo le ulteriori richieste di denaro che avrebbe ricevuto.

Scattato l’arresto in flagranza di reato sono seguiti i domiciliari. Scontati fino a quando i Giudici della Suprema Corte hanno dichiarato la cessazione della misura cautelare, proprio nelle scorse ore.



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