Le erano stati concessi gli arresti domiciliari, ma per Fiorenza Casarano, 39enne di Taviano si sono aperte le porte del Carcere. Sono stati i carabinieri della locale stazione ad arrestarla, così come disposto dall’ordinanza di aggravamento della misura cautelare, emessa dalla Corte di Appello di Lecce. L’accusa contestata è quella di «inosservanza dei provvedimenti dell’autorità».
I fatti
La donna – in passato finita nei guai per una serie di furti commessi nel basso Salento – era stata sottoposta agli arresti domiciliari. La mattina del 18 giugno, quando i gli uomini in divisa hanno bussato alla porta della sia abitazione per un “controllo”, non era in casa né in un altro comune, dove era stata autorizzata a recarsi. Si trovava a Racale e tanto è bastato per finire ancora nei guai.
Una volta concluse le formalità di rito, per la 39enne si sono aperte le porte della casa circondariale di Lecce, dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, informata dell’accaduto dai Carabinieri della stazione di Taviano.
Beccata a fare “il palo”
Insieme ad un complice era stata ‘notata’ da alcuni cittadini di Montesano Salentino, mentre suonava i campanelli di svariate case. Uno ‘stratagemma’ per capire se all’interno vi fosse qualcuno. Decine le segnalazioni giunte al 112. Tant’è che, dopo l’ultima chiamata, una pattuglia si è precipitata a controllare l’ultima abitazione “adocchiata”.
La donna fu ‘sorpresa’ a fare da palo, il complice mentre usciva da un appartamento, appena svaligiato.
