​Foglio ‘sospetto’ con mitra e bambini trovato addosso a un sudanese. Indagini della Digos in corso

La vicenda ha avuto inizio alcuni giorni fa, quando David Jhonny Mohammed è finito in manette. L’uomo avrebbe lanciato una pietra contro una pattuglia, minacciando i poliziotti di fare la fine dei colleghi americani. Aveva fatto prima irruzione in una agenzia di viaggi.

Era stato arrestato per aver scagliato un mattone contro un’ auto della polizia, ma dai successivi accertamenti sarebbe emerso il "sospetto" di trovarsi di fronte ad un terrorista.
 
Adesso saranno gli uomini della Digos ad occuparsi del caso. I poliziotti valuteranno se possa essere contestato a David Jhonny Mohammed, 26enne, di origini sudanesi, il reato di "auto-reclutamento al terrorismo islamico". Non solo, decideranno anche se richiedere l'espulsione del sudanese al Ministro dell'Interno, Angelino Alfano. 
 
La vicenda ha inizio alcuni giorni fa, quando Mohammed finisce in manette. L’uomo avrebbe lanciato una pietra contro una pattuglia delle Volanti, minacciando i poliziotti di fare la fine dei colleghi americani.
 
Il sudanese, inoltre, in precedenza, si era recato presso un'agenzia di viaggi di Lecce e aveva fatto a pezzi un opuscolo sugli Stati Uniti d'America.

Dopo l'arresto, nel corso di una perquisizione, son venuti a galla gli aspetti più inquietanti della vicenda. I poliziotti hanno trovato addosso all’uomo un disegnino che raffigurava due pullman che si incrociavano, alcuni bambini che giocavano in un parco e un mitra. Non solo, anche alcune scritte in arabo e il riferimento ad un quartiere di Lecce.
 
Naturalmente, il foglietto sequestrato verrà analizzato da un interprete. Inoltre, il sudanese è stato sottoposto, prima dell'arresto, ad una visita specialistica presso il Cim (Centro Igiene Mentale).
 
Il medico ha escluso la presenza di patologie psichiche.  L'uomo, pochi giorni dopo l'arresto, si è presentato innanzi al gip Stefano Sernia, che ha convalidato l'arresto, disponendo la misura cautelare del carcere.
 
David Jhonny Mohammed risponde dei reati di danneggiamento aggravato, resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni. Egli è assistito dagli avvocati Mirko De Luca e Serena Sequestro.



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