Per impossessarsi del gregge, non hanno guardato in faccia nessuno rischiando, senza esagerare, di mietere vittime tra le pecore, il pastore e i proprietari della masseria dove gli animali stavano tranquillamente brucando. Ma a Francesco Paolo Mero – 58enne, Antonio Mero- 26enne e Alessandro Mero – 22enne, tutti di Avetrana, è stato presentato il conto con la giustizia questa mattina, quando i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Campi Salentina, hanno bussato alla porta della loro abitazione per arrestarli, come disposto dall’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, su richiesta del Pubblico Mimistero, il dott. Antonio Negro della Procura della Repubblica di Lecce.
Gravissime le accuse: violenza privata, rapina, uccisione di animali, furto, lesioni personali e rapina commessa da più persone riunite.
Tutto è nato dalla denuncia dei titolari di un’azienda agricola di Nardò che hanno raccontato agli uomini delle forze dell’ordine l’aggressione subita dal loro collaboratore rumeno, mentre era intento a pascolare il gregge su alcuni terreni, come autorizzato dai rispettivi proprietari. Il poveretto era stato costretto a fuggire a gambe levate per evitare di essere investito dal fuoristrada con a bordo gli indagati.
Ad accaparrarsi le pecore, rimaste senza una guida, sono stati Alessandro e Antonio Mero, con l’aiuto di un 17enne. I tre con modi poco gentili hanno cercato di spostare il gregge in un terreno ‘vicino’ recentemente diserbato costringendo gli animali a brucare l’erba contaminata. Mentre cercavano di fare questo, una pecora è stata investita ed è morta, mentre il restante gregge, dopo aver ingerito l’erba, subiva una forma di avvelenamento.
Non è finita qui. I tre fratelli titolari dell’azienda, nel frattempo, hanno cercato di soccorrere il loro pastore. Apriti cielo. I ‘Mero’ insieme al minore non hanno esitato ad aggredire i proprietari della masseria e il loro dipendente con una mazza ferrata e con un grosso masso tant’è che in due hanno riportato ferite e lesioni che hanno richiesto una prognosi di oltre venti giorni.
Solo quando si sono accorti che le vittime erano riuscite a chiamare i Carabinieri, i quattro sono fuggiti. L’arrivo tempestivo dei militari ha permesso almeno di recuperare parte del gregge. Per gli aggressori il conto è arrivato dopo. A carico del minore F.P., indagato per gli stessi reati, è stato aperto un procedimento penale presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce.
Gli arrestati, invece, su disposizione del GIP del Tribunale di Lecce, dott.ssa Antonia Martalò sono stati condotti presso le rispettive abitazioni e sottoposti al regime degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria inquirente.
Per rubare il gregge investono una pecora, fanno fuggire il pastore e minacciano i proprietari con una mazza. Arrestati
Per impossessarsi del gregge hanno usato ogni mezzo: non solo hanno investito una pecora, ma hanno costretto il pastore e fuggire e minacciato i titolari dell’azienda agricola con una mazza ferrata e un grosso sasso. Tre finiscono ai domiciliari, un quarto minorenne è nei guai.