Tecnicamente Roberta Colona, la dottoressa trovata senza vita nella sua abitazione di Taurisano, è morta per insufficienza respiratoria. Lo ha stabilito il medico legale, Alberto Tortorella che, questa mattina, ha eseguito l’autopsia sul corpo della 49enne in servizio al Pronto Soccorso dell’Ospedale ‘Ferrari’ di Casarano. L’esame – almeno per il momento – non chiarisce il giallo della sua morte, anzi conferma le prime ipotesi avanzate dagli agenti del locale commissariato di polizia di Taurisano, diretti dal vicequestore aggiunto Salvatore Federico intervenuti nell’appartamento.
Due le piste seguite dagli investigatori: la tragica fatalità e il suicidio. È probabile che Roberta abbia accusato un malore e si sia iniettata un medicinale sperando di sentirsi meglio, ma nella sua camera da letto, dove l’anziano padre l’ha trovata ormai esanime, non sono state trovate fiale che potessero aiutare a ricostruire gli ultimi istanti di vita della 49enne. La siringa, invece, era sul pavimento a poca distanza dal corpo.
I residui della sostanza ‘sconosciuta’ trovati all’interno saranno analizzati nei prossimi giorni. In attesa dei risultati, non si può escludere del tutto la tesi di un gesto estremo che i familiari della donna negano con forza. Manca il movente, infatti. La dottoressa è descritta come una persona solare, forte che aveva superato alcuni problemi di salute dedicandosi anima e corpo nel lavoro. Insomma, chiunque ha avuto modo di conoscere Roberta non riesce a darsi pace.
Anche la Procura di Lecce vuole vederci chiaro e ha aperto un fascicolo d’indagine a carico di ignoti. Il Sostituto procuratore, Stefania Minnini ipotizza l’accusa di morte come conseguenza di altro reato.
Non resta che attendere ora, i risultati degli esami istologici per tentare di dare un senso a quanto accaduto.