È finita con una corsa al pronto soccorso dell’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce a bordo di un’ambulanza del 118, la lite tra due cognati scoppiata, ieri sera, in un’abitazione in via Archita da Taranto, a Monteroni di Lecce e degenerata in un vero e proprio accoltellamento. Come già accaduto altre volte, infatti, pare che l’acceso diverbio sia nato per ‘futili’ motivi di natura personale, di certo non così gravi da causare anzi giustificare un simile epilogo. Protagonisti della vicenda, un 34enne ferito ad una gamba fortunatamente in maniera non grave e un 40enne che si è beccato una denuncia in stato di libertà per lesioni aggravate e porto abusivo di arma bianca.
Ma per capire come si sono svolti i fatti, tocca andare con ordine. Erano da poco passate le 22.30 quando, improvvisamente, il litigio tra i due, fino a quel momento solo verbale, ha preso una piega inaspettata. Ad un certo punto, inspiegabilmente, dalle parole si è passati ai fatti: il 40enne, in un attimo di rabbia e follia, ha impugnato un coltello e ha colpito il cognato ferendolo come detto ad una gamba.
Sul posto è immediatamente giunta un’ambulanza del 118 che ha trasportato il malcapitato al nosocomio del capoluogo salentino dove i medici che lo hanno medicato e curato hanno giudicato le lesioni guaribili in pochi giorni. Di sicuro poteva andare peggio.
Insieme all’equipe dei sanitari, in casa sono arrivati, poco dopo, anche i Carabinieri della stazione locale, che insieme ai colleghi del Norm di Lecce, hanno raccolto le testimonianze dei familiari presenti per tentare di ricostruire l’accaduto e risalire all’origine della lite. Il 40enne, invece, dovrà rispondere di lesioni aggravate e di porto abusivo di arma bianca.