Verranno giudicati con il rito abbreviato "secco", i due leccesi che, durante l'estate, tentarono di affogare un giovane ambulante africano nei pressi del lido “La Cambusa” a Torre Chianca. Questa mattina, il gip Simona Panzera ha fissato per il 14 marzo 2016, l'inizio del processo nei confronti di Mirko Castelluzzo, 37enne e del 25enne Federico Ferri. Il sostituto procuratore Paola Guglielmi aveva chiesto, invece, nei mesi precedenti che non ci fosse alcuna udienza preliminare e di arrivare direttamente al processo, in virtù dell’evidenza della prova acquisita e dello stato di detenzione dei due indagati.
In seguito, i difensori dei due imputati, l'avvocato Benedetto Scippa per il primo e Giancarlo Dei Lazzaretti per il secondo, avevano chiesto il giudizio abbreviato "condizionato" all'ascolto del minore, parte offesa. Il giudice ha rigettato però la richiesta, poiché riteneva che non fosse necessario ai fini della decisione, essendo già stato sentito dagli inquirenti. Invece, è stata decisa la sospensione della decorrenza dei termini di custodia cautela in carcere, fissati per marzo ( dunque, i due imputati resteranno in carcere anche alla scadenza del periodo in questione, in concomitanza con il processo). Intanto, il difensore di Castelluzzo, l'avvocato Scippa attende per lunedì, il pronunciamento della Cassazione, in merito alla riqualificazione del reato di "tentato omicidio" in quello di "lesioni"; egli ha presentato ricorso, dopo la decisione del Riesame dell'agosto scorso. Qualunque sia la decisione degli "ermellini", il giudice potrebbe comunque agire autonomamente e celebrare il processo, basandosi sull'accusa di tentato omicidio.
Accolta poi, la costituzione di parte civile avanzata dall'avvocato Cosimo Castrignanò. Quest'ultimo è difatti il presidente del "Centro Internazionale Diritti Umani", un'associazione di promozione sociale per la tutela dei diritti fondamentali dell'essere umano. All'esito del pronunciamento del gip Simona Panzera, egli ha espresso viva soddisfazione, affermando che "i reati commessi dai due imputati ledono gli interessi collettivi perseguiti dall'associazione, in particolare nella lotta contro ogni forma di discriminazione sociale". Nella prossima udienza la parte civile formalizzerà la propria richiesta di risarcimento danni.
La Procura sostiene l’accusa di tentato omicidio aggravato dall’odio razziale; riguardo a Castelluzzo anche la violazione della misura preventiva dell'obbligo di soggiorno e per Ferri, l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale ed il rifiuto di esibire il documento d'identità. Già l'11 agosto scorso, il Tribunale del Riesame confermò l'ordinanza del gip Antonia Martalò di convalida dell'arresto e custodia cautelare in carcere di Mirko Castelluzzo. Infatti il difensore del 37enne leccese, l'avvocato Benedetto Scippa, aveva impugnato il provvedimento, poi rigettato dai giudici del Riesame e dunque Castelluzzo rimase detenuto nel carcere di Borgo San Nicola.
Ricordiamo che nell'ambito dell'udienza di convalida, i due leccesi avevano fornito la propria versione dei fatti sull'accaduto. In particolare Castelluzzo raccontò come il 26 luglio scorso, l’ambulante avesse cercato di rovistare nella borsa della figlia per cercare degli occhiali da sole. A quel punto, egli l’avrebbe allontanato, dandogli uno schiaffo, ma non lo avrebbe preso a pugni, né tanto meno, avrebbe cercato di affogarlo in mare. Ben diversa, la ricostruzione della polizia. Il giovane, originario della Guinea Bissau ma residente a Lecce, venne prima picchiato e poi trascinato in acqua, dove sarebbe stato tenuto con la testa sott’acqua per diversi minuti. I poliziotti, giunti prontamente sul posto, assistettero il malcapitato, ferito in più parti del corpo e visibilmente scosso. Poi la ricostruzione della vicenda e l'identificazione dei colpevoli, che una volta portati via, avrebbero ricevuto la "solidarietà" di molte persone, le quali accerchiarono i poliziotti. I due erano già noti alle forze dell'ordine. Castelluzzo annovera precedenti per mafia e associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
