Si era offerto volontario ad accompagnarla a casa, la donna, non conoscendolo, si è rifiutata ed è stata aggredita. Intorno alle ore 20:20 di ieri, una volante della Polizia del capoluogo è intervenuta in Piazzale Rudiae, all’interno del parcheggio del distributore di carburante “IP” in quanto all’utenza telefonica 113 era giunta una richiesta di aiuto da parte di una donna, in forte stato di agitazione, la quale ha dichiarato di essere stata aggredita da un uomo a lei sconosciuto. Nello stesso tempo, la vittima, ha fornito telefonicamente la descrizione dell’individuo, verso il quale, sono immediatamente iniziate le ricerche.
Al personale intervenuto, la donna ha raccontato che, mentre stava camminando lungo il sottopasso di Piazzale Rudiae in direzione del distributore, nel sottopasso ferroviario, ha incrociato un uomo di circa trent’anni il quale ha iniziato a seguirla per poi offrirsi di accompagnarla, in quanto nella zona, a suo dire, aveva visto persone poco raccomandabili. Al diniego della vittima, lo sconosciuto è diventato più insistente, tanto che la signora ha preso il telefono per chiamare telefonicamente il marito. A quel punto lo sconosciuto si è iniziato ad agitare e l’ha invitata a non chiamare nessuno.
La donna, intimorita, ha accelerato il passo e, attraversato il viale, è giunta sul marciapiede del distributore. Lì, si è consumata la tragedia: lo sconosciuto la ha afferrata per le spalle e, mentre lei cercava di divincolarsi chiedendo aiuto, l’aggressore l’ha fatta cadere a terra e ha cercata di trascinarla per il collo della giacca. Fortunatamente, l’intervento di alcuni passanti ha indotto l’aggressore ad allontanarsi a piedi.
Intorno alle 22:15, poi, il personale di un istituto di vigilanza ha chiesto l’intervento di una volante in via Vecchia Carmiano presso la Masseria Torre Mozza dove era stato trovato, all’interno del parcheggio, un uomo in stato confusionale. Il soggetto è stato riconosciuto, grazie alla descrizione fornita, come l’aggressore ed è quindi stato condotto in ufficio.
L’aggressore è stato identificato in P.A., 32enne, e non ha fornito nessuna spiegazione in merito all’accaduto, rilasciando solo dichiarazioni sconclusionate. Considerato lo stato d’animo del ragazzo sono stati successivamente rintracciati i familiari che hanno dichiarato di essere in apprensione, in quanto non ricevevano notizie di loro figlio da sabato. Al termine degli atti, l’aggressore è stato denunciato in stato di libertà per violenza privata.