Una serata decisamente da dimenticare per un povero automobilista malmenato ad un incrocio per una questione di viabilità.
Alle 20.15 circa, una volante è stata inviata nei pressi dell’incrocio semaforico di viale Grassi con via vecchia Carmiano, dove un uomo ha dichiarato di essere stato aggredito da due giovani a bordo di un’ autovettura Lancia Y di colore scuro che, successivamente, si erano allontanati.
Il richiedente ha spiegato agli operatori che, poco prima, mentre si trovava a bordo della propria auto, aveva notato due persone a bordo di una Lancia Y, le quali si erano avvicinate, affiancandosi alla sua autovettura dal lato guida e, dopo un alterco dettato da motivi relativi al traffico, gli avevano sferrato dei pugni al volto.
Sul posto è stato necessario l’intervento di personale del 118, che ha provveduto al trasporto della vittima presso l’ospedale V.Fazzi, dove i sanitari di turno gli hanno riscontrato un “trauma maxillo facciale e cranico”, con una prognosi di 30 giorni. L’uomo è stato così ricoverato presso il reparto oftalmico per le relative cure.
Gli agenti hanno dato il via agli accertamenti attraverso la targa fornita e sono riusciti a risalire all’intestatario dell’auto, un uomo residente in provincia, il quale ha però specificato che l’auto era in uso al proprio figlio L.F. di 40 anni, il quale era uscito nel pomeriggio e da allora non lo aveva più visto. L’uomo, alla presenza degli operatori di Polizia ha subito contattato telefonicamente il figlio comunicandogli che si sarebbe dovuto presentare in Questura per meglio chiarire la sua posizione in merito ai fatti.
Presentatosi in Ufficio, il 40enne avrebbe inizialmente negato l’aggressione dichiarando di aver avuto un semplice alterco per motivi di viabilità, ma, messo alle strette, avrebbe confessato di aver preso a pugni il malcapitato automobilista. Per questi motivi è stato denunciato in stato di libertà per lesioni personali gravi.
In merito alla presenza di una seconda persona, l’aggressore avrebbe dichiarato di essere stato solo lui l’autore del gesto e che il suo conoscente sarebbe rimasto in macchina.
