Insulti omofobi e aggressione fisica contro titolare di un bar lgbtq, arrivano tre denunce

Il proprietario di un bar di Leverano gay friendly è stato aggredito verbalmente e fisicamente da tre uomini individuati dalla digos. Uno di loro risponderà anche del reato di apologia dle fascimo.

Non sono tardate ad arrivare le denunce per l’aggressione a sfondo omofobo avvenuta all’interno di un locale di Leverano. Si tratta del locale gay friendly “Barattolo a Sud”, gestito dal titolare Antonio Paladini, aggredito sia verbalmente che fisicamente.

Grazie alle indagini della Digos di Lecce, sono stati individuati i tre autori dell’aggressione che ora dovranno rispondere del reato di percosse aggravate da fatti commessi per finalità discriminatorie e futili motivi. Inoltre, uno dei tre dovrà rispondere anche del reato di apologia del fascismo. Si tratta di tre persone, tre salentini, di cui un Agente della Polizia Penitenziaria residente a Parma.

I fatti

Risale a due giorni fa l’aggressione nel locale di Leverano, quando il proprietario Antonio Paladini è stato aggredito verbalmente e fisicamente dai tre. L’uomo ha da subito denunciato tramite social l’accaduto e poi ha sporto formalmente denuncia. A scatenare l’aggressione sarebbe stato l’invito del titolare a lasciare il locale: i tre, infatti, urlavano frasi contenenti insulti omofobi e provocatori.

Le urla che si potevano sentire durante l’aggressione non sono passate inosservate. I gestori di una pizzeria vicina sono infatti arrivati in soccorso del titolare del bar, mettendo i tre in fuga. Da subito tutta la comunità di Leverano ha condannato il gesto dei tre.