Stefano Rossi, Manager della Asl di Brindisi, è stato aggredito da tre energumeni sotto casa sua, in via Gramsci. Lui ha sporto denuncia presso i Carabinieri, che adesso stanno indagando al fine di risalire agli autori del gesto. Solidarietà da parte del vice presidente vicario del gruppo regionale Pdl, Saverio Congedo.
Un gesto vile, codardo, riprovevole; sia in ragione del metodo brutale, sia considerando il numero superiore di persone che ha attaccato la vittima. Ad attenderlo davanti casa sua, sita a Lecce in via Gramsci, c’erano tre individui dall’aria tutt’altro che amichevole. E non si esclude neanche un quarto collaboratore. Così, Stefano Rossi, Manager 50enne della Asl di Brindisi, non ha neanche fatto in tempo a scorgere i volti degli aggressori tanto fulminea è stata l’azione. Una volta schiaffeggiato con potenza e dileguatisi subito dopo, i tre emergumeni hanno poi indotto l’uomo a recarsi presso il Pronto Soccorso per accertamenti. Se a ciò, inoltre, si aggiunge che l’atto criminoso è stato compiuto aiutandosi col buio notturno, ecco che l’eventuale riconoscimento di questi soggetti – sui quali stanno indagando i Carabinieri di Lecce appena raccolta la denuncia del professionista – non risulterà facile. Lo scorso 29 Gennaio, Rossi trovò il cofano della propria auto – parcheggiata nel cortile della sede Asl brindisina – danneggiato dalle fiamme. Sul posto intervennero subito i Vigili del Fuoco, limitando i danni, anche se – nonostante l’apertura della indagini – in ragione dell’assenza di elementi che potessero condurre al dolo non è ancora stata stabilità la natura di quei fatti.
Un altro episodio di cronaca che vede coinvolto un operatore della sanità pugliese e che ha spinto il vice presidente vicario del gruppo Pdl alla Regione Puglia Erio Congedo a richiamare la politica a una presa di responsabilità delle situazioni oscure proprio della sanità in Puglia. “Esprimo la mia più viva solidarietà a Stefano Rossi – dice – vittima di un episodio davvero sconcertante. Credo sia giunto il momento che la politica, nel caso specifico la Regione che governa le Asl sul territorio, si interroghi sulle zone d’ombra della sanità pugliese e sgombri il campo da ambiguità che assumono risvolti a questo punto inquietanti. Sono troppi ormai i fatti di cronaca che vedono nel mirino operatori sanitari e amministrativi nella nostra regione. Da un lato, è necessario che gli stessi operatori continuino coraggiosamente a contrastare le contiguità con persone e situazioni poco chiare, ma dall’altro, è fondamentale che a loro sia garantita la sicurezza necessaria per lavorare in tranquillità. E’ quanto mai necessario reagire – conclude Erio Congedo – contro chi interferisce con la regolare attività della sanità in Puglia”.