Aggredito per aver difeso un cane, la Municipale di Nardò: “nessun segno di maltrattamento. Ecco tutti gli atti”

Dopo la denuncia su Facebook, non si placano le polemiche a Nardò sulla vicenda dei presunti maltrattamenti verso un cucciolo di pitbull e la conseguente aggressione di un turista. Arriva la versione della Polizia Locale.

Monta eccome la polemica a Nardò dopo la vicenda di qualche ora fa del turista aggredito per aver difeso un cane dalle sue condizioni ritenute, a detta del malcapitato, indecorose e scarsamente igieniche. La storia è ormai nota: Giacinto, questo il nome del 26 enne turista in visita nel Salento e amante degli animali, ha raccontato sul suo profilo Facebook di essere stato aggredito con alcune bottiglie di vetro dal proprietario di un cucciolo di pitbull, trovato rinchiuso in una gabbia angusta, piena di escrementi.

Ha così tentato di parlare con titolare dell’animale e, non ricevendo le rassicurazioni sperate, ha dovuto fare i conti con l’ira dell’uomo che avrebbe scagliato contro di lui due bottiglie di vetro capaci di causare tagli e lacerazioni chiuse con ben sette punti di sutura.

Le accuse rivolte alla Polizia Locale

In ballo però è finita anche la Polizia Locale neretina, accusata sui social di indifferenza rispetto alle telefonate che Giacinto avrebbe effettuato per richiedere assistenza, prima per il cane, poi per se stesso. Così, il Corpo della Municipale, guidato dal Ten. Colonnello Cosimo Tarantino, ha deciso di rendere la sua versione spiegando come sono “agli atti del comando di PL le relazioni dei sopralluoghi e delle verifiche delle Guardie zoofile”.

“Esiste agli atti – si legge – una prima segnalazione di circa quindici giorni fa da parte di un cittadino e relativa alle condizioni di custodia del cane che ha originato un primo sopralluogo da parte della Polizia Locale, che tuttavia non ha trovato l’animale nel luogo oggetto della segnalazione stessa. Nonostante questo, gli agenti hanno a loro volta trasmesso la segnalazione alle guardie zoofile dell’associazione Agriambiente Onlus, competenti per il territorio comunale, che sono intervenute più volte senza trovare il cane sino a domenica 24 giugno stavolta riscontrando la presenza dell’animale, ma nessun segno di cattiva custodia o maltrattamento e quindi gli estremi per un approfondimento o per un sequestro preventivo, come da prassi. Peraltro, è risultata regolare l’iscrizione del cane nell’anagrafe canina. La relazione relativa a questo sopralluogo e i riscontri della successiva verifica amministrativa sono anch’essi agli atti del Corpo di Polizia Locale.

Si valutano gli estremi per una denuncia

Nelle giornate del 28 e 29 – ancora – giugno sono effettivamente giunte al Comando le telefonate della persona coinvolta nell’episodio, che non si è mai qualificata all’agente che ha raccolto le telefonate e che non ha dato seguito all’invito di recarsi al comando di via Crispi a formalizzare la denuncia. Nella giornata di oggi, peraltro, il comandante Cosimo Tarantino ha formalmente chiesto una verifica anche da parte del competente dipartimento di prevenzione della Asl Lecce.

A fronte della situazione descritta e dei gravi giudizi espressi su Facebook dal protagonista di questa vicenda, il Corpo di Polizia Locale si riserva di verificare gli estremi di una denuncia nei suoi confronti a tutela del nome e della onorabilità del Corpo e di ognuno dei suoi componenti”. conclude il comunicato della Municipale di Nardò.



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